Per “le nuove frontiere dell’Archeologia” musica antica e Vaste
Nuovo appuntamento del ciclo “Il Passato per il Futuro”, incontri su “le nuove frontiere dell’Archeologia” con i docenti dell’Università del Salento presso il MUSA - Museo Storico-Archeologico (via di Valesio, Lecce): martedì 16 febbraio 2016 alle ore 17 sono in programma relazioni di Daniela Castaldo su “La musica antica nella pittura di Lawrence Alma-Tadema (1836–1912)” e di Giovanni Mastronuzzi e Luigi Contino Circolone su “Il Sistema Museale di Vaste e Poggiardo: dal progetto alla gestione”.
L’iniziativa punta a divulgare le più recenti ricerche in storia antica e archeologia condotte dall’Ateneo salentino, caratterizzate da una forte interazione fra saperi e competenze di ambito umanistico e tecnico-scientifico. Le conferenze, aperte al pubblico e agli studenti della Scuola secondaria di secondo grado, sono a ingresso libero fino a esaurimento posti; è quindi consigliata la prenotazione al numero 0832 294253 o scrivendo a infomusa@unisalento.it.
I temi delle relazioni
Daniela Castaldo, “La musica antica nella pittura di Lawrence Alma-Tadema (1836–1912)”
L’interesse per l’archeologia e la storia antica ispirò costantemente l’opera di Lawrence Alma-Tadema (1836–1912), uno dei pittori più rappresentativi dell’Età Vittoriana, che riproduceva nei suoi quadri architetture antiche e reperti archeologici, osservati direttamente e conosciuti attraverso riproduzioni. Elementi musicali compaiono frequentemente nelle rappresentazioni di feste religiose, e dei momenti di otium dei ricchi abitanti di Pompei. In queste scene gli strumenti musicali antichi sono talora funzionali rispetto allo svolgimento della scene, talora invece assumono piuttosto un valore simbolico ed evocativo.
Giovanni Mastronuzzi, Luigi Contino Circolone, “Il Sistema Museale di Vaste e Poggiardo: dal progetto alla gestione”
Il 19 dicembre 2015 è stato inaugurato il Sistema Museale di Vaste e Poggiardo, risultato di una trentennale attività di ricerca (condotta sul territorio di Poggiardo dall’Università del Salento) e di tutela (curata dalle Soprintendenze Archeologica e delle Belle Arti e del Paesaggio). Il Sistema comprende strutture museali, chiese rupestri bizantine e beni ambientali. Tale Sistema museale può e deve rappresentare uno strumento di identificazione culturale, costituendo un “presidio” e un punto di riferimento per la comunità locale. La vera scommessa è quella di garantirne la gestione e il funzionamento nell’ambito di un territorio in cui i flussi turistici sono prevalentemente legati al mare e all’enogastronomia.
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