Le iniziative del Polo 1 di Galatina contro la violenza sulle donne

Anche per quest’anno Il Polo 1 accoglie con entusiasmo l’evento formativo su: Prevenzione legalità certezza della pena, fil rouge  che si terrà il 12 dicembre al Teatro Cavallino Bianco su iniziativa del Comune di Galatina, ATS Ambito territoriale sociale di Galatina e Centro antiviolenza Malala Yousafzai. Il 7 dicembre 2015, alla vigilia dell’Immacolata, una piccola rappresentanza del Polo 1 era presente ad Aradeo durante il bellissimo evento formativo di quell’anno che vedeva ospite, oltre alle personalità che animano consuetudinariamente questi incontri, anche la criminologa Roberta Bruzzone.
Molte testimonianze toccanti drammatizzate, e infine… dopo la declamazione della nota lirica di Shakespeare, In piedi signori, davanti a una donna!, l’invito rivolto agli uomini da parte del Sindaco di Aradeo ad alzarsi in piedi in segno di rispetto per le donne presenti in sala.
La biblioteca della scuola media “G: Pascoli”, per volere della dirigente Anna Antonica, è intitolata a Malala Yousafzai.
Alcune docenti del Polo 1 hanno preso parte ad una delle iniziative organizzate per la Giornata del Libro dalla Città di Campi che, quest’anno, ha dedicato le tematica degli incontri all’Intercultura, così come sottolineato nelle numerose interviste a Zacheo sindaco della città. L’uscita didattica sul territorio curata dalle docenti M. Antico e A. Andrioli è stata caratterizzata dall’esclusiva di una intervista ad una autrice tunisina condotta anch’essa da una docente del Polo 1.
La coincidenza del 25 novembre: Giornata contro la violenza sulle donne, ha conferito uno spessore peculiare all’incontro con l’autore proprio perché si trattava di una donna appartenente ad una famiglia di perseguitati politici, Takoua Ben Mohammed e del suo primo graphic novel: Sotto il velo (novembre, 2016 Edit. Becco giallo).
Giovane giornalista tunisina (Douz,1991)  cresciuta a Roma dove si trasferisce con la famiglia a causa della persecuzione politica del padre, insegnante dissidente, oppositore soggetto a tortura da parte dei difensori del regime dittatoriale di Ben Alì, Takoua è diplomata all’Accademia di Cinema d’animazione, studia giornalismo a Roma ed è autrice del catalogo Woman story.
Conosce perfettamente la condizione delle donne, attiviste politiche, in carcere: le violenze fisiche, sessuali, psicologiche. Sua sorella leader dei movimenti studenteschi universitari, numerose lauree all’attivo,  esercita un lavoro demansionato.
All’età di 14 anni Takoua avvia un genere nuovo: il “ Fumetto Intercultura”  che, senza la pretesa di un tradizionale testo narrativo, magari ben scritto e accattivante, ma di impatto inferiore per le giovani generazioni (comprese quelle che non amano leggere!), ha una finalità non ingenua: arrivare a un target sempre più ampio di giovani. Si rendeva necessario dunque usare l’immagine come testo.
La scelta del genere fumettistico è frutto della sua esperienza di sceneggiatrice e dei suoi tentativi, ancora bambina, di comunicare in una lingua non sua.
Il pregiudizio nei confronti del fumetto come testo per l’apprendimento  si dissolve nell’efficacia e nell’immediatezza, nell’urgenza della tematica: l’Islam prima e dopo l’11 settembre.
Takoua lo comprende e inizia la propria produzione artistica disegnando e scrivendo storie vere su tematiche sociali per la promozione del dialogo interculturale e interreligioso.
Dal confronto fra le due civiltà: quella di origine e quella acquisita prende il meglio e sceglie di indossare il velo seppur all’occidentale: con i tacchi e i leggings.
Gli studenti ne sono rimasti affascinati, molte le domande, anche qualche breve intervista (come “compito di realtà”!).
La libertà e l’esercizio dei diritti fondamentali è il più bel dono che l’Italia ha offerto a Takoua e alla sua famiglia.

 

Martedì, 12 Dicembre, 2017 - 00:05