La verità

Le emozioni di un incontro. Quello con Papa Francesco

Roma. Piazza S. Pietro. Si respira aria d’amore, di gioia, di pace. Popoli da tutto il mondo sono qui, accanto a me. Guardo affascinata, quasi incredula. Ho il cuore che batte in maniera insolita, ritmata, a tempo di musica, ma mi rendo conto che non è il solo. È la piazza a essere diventata una vera e propria orchestra in attesa del suo maestro. Tra risate e cori si cerca di ammazzare il tempo, poi una foto per fermarlo, ma l’attesa sembra essere terminata quando la folla comincia ad esultare. Non so in che direzione guardare, ma di una cosa sono certa: pochi minuti mi separano dal grande incontro. Eccolo!Lo vedo. Sembra un piccolo puntino bianco in movimento che diventa sempre più grande avvicinandosi. Papa Francesco è davanti a me. Vorrei oltrepassare la transenna, salire su quella papa mobile ed abbracciarlo, ma non essendo più una bambina la vedo difficile e quindi devo limitarmi ad esultare, gridando con tutta la mia voce, cercando un suo sguardo. Emozioni. Queste sono emozioni pure. Lacrime di gioia accarezzano il mio viso. Ha una tenerezza disarmante, un sorriso travolgente, è trasparente! È il momento dell’udienza. “Cari fratelli e sorelle buongiorno”, nella sua semplicità manda in delirio la piazza. Nel suo linguaggio umile è compreso da tutti. Ci esorta a invocare ogni giorno lo Spirito Santo, a non essere cristiani “a  tempo”, soltanto in alcuni momenti, in alcune circostanze, in alcune scelte, ma sempre, totalmente! Ci parla di verità dicendo che non la si può cercare, la verità si incontra! Non è un possesso, è un incontro con una Persona! Mi sento fortunata, felice, serena. Quello che ora sta predicando il Santo Padre, lo sento sulla mia pelle, e difficilmente dimenticherò questo momento, queste sensazioni, questo dono, perché io oggi ero qui. Perché oggi io ho incontrato la verità!

Giovedì, 23 Maggio, 2013 - 00:05