“La tua sopravvivenza” nella Salumeria di turno
Giovedì 5 Ottobre 2017, alle ore 21.00, a Galatina, nei locali della “Salumeria di Turno” in via Lillo 43, si terrà il reading “La tua sopravvivenza”, di Stefano Zuccalà, tratto dall'omonima opera pubblicata con Musicaos Editore. Stefano Zuccalà (voce recitante), accompagnato da Giuseppe Manta (chitarrista sensibilista), leggerà alcuni brani del suo libro.
“Stefano Zuccalà è uno scrittore instancabile -scrive Osvaldo Piliego su CoolClub- dotato di un ritmo interiore, segue da anni la sua strada e la sua ricerca. Un lavoro prezioso sulla lingua e sulla parola e una ricerca personale che è auscultazione del mondo, traduzione del dolore. Tra gli ultimi romantici in circolazione”.
“[...] uno spettacolo ammaliante e «pierociampesco», che racconta l’amore in ogni sua sfumatura. In ogni sua bruttura, in ogni dettaglio per quanto insignificante o terribile. C’è una parte in prosa e una in poesia, come due atti della stessa pièce, come due parti della stessa messa, opposte e complementari” (Francesca Bussi su Lettera43).
“Un diario minimo sospeso fra prosa e poesia, un'autoeducazione sentimentale del nostro tempo, l'incapacità di elaborare lutti amorosi, drammatizzati come in una moderna interpretazione della tragedia greca, aspra e postmoderna.” (Francesco Greco su Giornale di Puglia)
“Il nuovo libro di Stefano è davvero come un’opera di cabaret resa su carta, uno spettacolo ammaliante” (The Parallel Vision).
“La tua sopravvivenza”, un’opera pierociampiana, viscerale, ma, al contempo, rigorosa e granitica. Una parte in prosa e una in poesia per raccontare un amore forte, vero. Un amore difficile, sempre in corso, in decorso, anche quando, in apparenza, finito. Un amore magmatico, perché ciò che è dato una volta per tutte puzza di morte. Sentiamo allora come suonano le parole, come risuonano, cadenzate in musica e ritmo, in questa lunga struggente lettera per voce che contempla la scrittura solo in quanto atto totale, assoluto, senza un prima né un dopo. Delicatezza e violenza, seta e carta vetrata, preghiera e anatema, serrano le maglie del sentimento maledetto entro cui si sviluppa davvero la (tua) sopravvivenza, il nostro persistere carnale nella carezza e la guerra dell’esistere.
Stefano Zuccalà è nato nel 1980 e vive a Galatone (Le). È poeta, narratore, performer e autore di canzoni. Ha pubblicato: “Quaderno in la minore” (poesie, Manni, 2001, prefazione di Ercole Ugo D’Andrea), “Nadir” (narrativa, Edizioni Il Filo, 2004), “D’amore e di altre sevizie” (poesie, Editrice Zona, 2006, con un saggio di Livio Romano), “Il conto degli avanzi” (racconti, Lupo Editore, 2011, prefazione di Cesare Basile) e svariati testi letterari sul web. Ha pubblicato un album di canzoni sul web col progetto Altroinverno. Ha scritto testi per le band Humpty Dumpty (“Pianobar dalla fossa”, 2010) e Muffx (“Époque”, 2012). Ha all’attivo diversi reading sonorizzati, tra cui quelli coi musicisti Luigi Bruno (Muffx, Opa Cupa), Cesare Malfatti (La Crus), Giuseppe Manta (Spread Your Legs, Giorgio Tuma), Claudio Tuma.
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