La stella dei magi brilla a Galatina
Come ogni anno, i tre illustri personaggi in viaggio dal favoloso Oriente, spuntano all’orizzonte nei presepi delle nostre case. Sono interpreti di un lieto annuncio di speranza che chiedono di custodire gelosamente. Per noi galatinesi questo ha un significato ancora più profondo. Galatina ‘porta per armi una stella in argento a sedici punte’, non una stella a caso, ma proprio la Cometa dei Magi che qui brilla più che altrove.
E’ nello stemma del Balzo Orsini, ad indicare una discendenza genealogica della famiglia dal re mago Baldassare. Per questo, in uno degli affreschi cateriniani, quello della ‘Adorazione dei Magi’, il barbuto Raimondello è raffigurato in ginocchio davanti al Divin Bambino, mentre un paggio solleva la corona dai lunghi e biondi capelli di Maria d’Enghien, perché anche lei vuole adorare il piccolo Gesù come ha già fatto il marito e, dietro di loro, il figlio primogenito Giovanni Antonio che porge il dono. Una scena di mirabile bellezza che, da sempre, è il simbolo di una Città che sa come ri-nascere nelle sfide di ogni giorno.
Vorrei affidare questo augurio per Galatina a un breve e semplice racconto in cui ho provato a ricostruire il cammino della ‘nostra’ stella. Dal sud della Francia, passando per Casaluce, fino a Galatina, dove si è fermata per custodire lo splendore di una stirpe e l’unità dei Cristiani. Nulla di quanto leggerete è inventato. Semplicemente ho rimescolato suggestioni provate durante alcuni viaggi a informazioni raccolte, casualmente, leggendo di altri luoghi e personaggi con i quali i ‘nostri’ magi dovettero, giocoforza, relazionarsi nel loro travagliato tempo.
Alla fine il racconto innesta qualche nota originale nella ricostruzione storica mentre indaga, in modo indiretto, una memoria che è ancora tutta da scoprire, da contemplare con più orgoglio nella mente e nel cuore, da condividere come infinita ricchezza della nostra amata Galatina con i tanti visitatori appassionati. Auguri!
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