La sorpresa è il fischietto di pane

Realizzato da Santino Beccarisi rimarrà esposto in Piazza San Pietro fino alla tarda serata di oggi. "Quando una città ha forza e tradizione creativa, fa arte anche con la farina"

Il 27 settembre a Galatina, in una domenica dedicata al fischietto, promossa dalla locale Pro Loco di Nino Rigliaco, in piazza San Pietro ci sarà il primo fischietto di pane realizzato nel forno di Santino Beccarrisi. È una novità assoluta il fischietto di pane del fornaio Beccarrisi tra i fishietti in terracotta della tradizione salentina e galatinese e per quello di pane è la prima volta. Santino Beccarisi è l’artigiano nato nel forno dove è vissuto lavorando la farina da quando aveva otto anni di età. La sua è una vita di un lungo percorso del rapporto con la farina in cui ha maturato la conoscenza del grano e le diverse potenzialità lavorative della farina.
Oggi Santino Beccarisi conosce la farina ed è diventato un vero fornaio esperto. Il sentimento di appartenenza e la capacità di saper sentire la ricchezza della terra sono i valori che portano l’artigiano Beccarisi a vivere quella grand lezione del poeta V. Bodini che nel racoontare la sua terra così poetava:
“Una pietà insensata
Arida come semi di girasole
Gira in folle ai crocicchi,
mentre nella tua terra i contadini invisibili parlano turchino
dai campi di tabacco, e fra un istante
la notte avrà sapore di uliva verde”.

È nell’apparteneza alla terra dei contadini invisibili la grammatica dei sentimenti che vede e lega il rapporto del “fornaro Santino” con la farina e lo fa diventare artista. Nel suo forno, egli osserva il potere creativo del fuoco e si entusiasma al passaggio della farina nelle forme del pane. È da questa esperienza giornaliera che egli pensa di realizzare il primo fischietto di pane progettando come forma la civetta. La fase preliminare è fatta di studio, di scelta della materia: farina doppio zero, acqua, sale, zucchero e pasta di farina lievitata ventiquattro ore prima della fase esecutiva del fichietto da realizzare per la domenica in piazza San Pietro.
Le difficoltà da superare ci sono, ma Santino Beccarrisi è preparato ed esperto quindi ben attrezzato per superarle tutte. La lavorazione della farina nelle sapienti ed esperte mani dell’artigiano Beccarisi si fa subito notare ed emergono con forza le capacità artistiche nell’affrontare la materia. La sensibilità di modellare il corpo della civetta, lo studio e l’armonia dei volumi, la ricerca dei particolari nelle chiavi e nella corona sono i caratteri che danno singolarità all’esecuzione del fischietto di pane. Il bisogno che guida la mano di Santino Beccarisi non è quello di realizzare un fischietto solo bello ma piuttosto quello di far vedere come leggere ed intepretare il sentimento dei galatiinesi, il loro essere nella storia come protagonisti nelle grandi avvertenze di quel tempo come furono le crociate contro l’oriente.
Nella civetta di pane infatti si vede tutta la creatività intellettiva rappresentata da Minerva e ben vissuta dai galatinesi sempre sentitisi intellettuali per destino. Nella corona si rappresenta il sentimento di città e anche di cittadini capaci di vivere gli impegni importanti con la storia, di essere protagonisti e quindi di meritare il titolo di città, riconosciuto ai galatinesi dalla prima autorità politica di quel tempo quale era il Papa Urbano III.
La civetta fischietto di pane di Santino Beccarisi però non guarda alla storia della nostra città con il senso dell’esperto dello storico meno con il bisogno dell’interpretazione filologica dello studioso, ma con lo spirito dell’artista, con la passione orgogliosa di voler rappresentare la propria città nel gioco e nel piacere del fumetto. È il fischietto di pane un po’ una satira, un fumetto fatto con intelligenza per discutere, per ricordare e trovare la storia della propria città nella convnzione che la cultura serve a studiare e conoscere il passato, a capire il presente, a progettare il futuro.

Domenica, 27 Settembre, 2015 - 00:06

Galleria