La solidarietà di Salvemini ai 16 leccesi risultati positivi al coronavirus
Il sindaco di Lecce Carlo Salvemini ha reso noto nella serata di ieri il dato relativo alle persone residenti nel Comune di Lecce risultate affette da Sars -Cov-2 alla data del 18 marzo 2020. In un messaggio pubblicato sui social network il sindaco ha ribadito la vicinanza della comunità ai contagiati e a quanti – al momento 46 concittadini – sono in quarantena domiciliare, assistiti costantemente dall’amministrazione sanitaria.
“In questi giorni -ha scritto il primo cittadino del capoluogo-stiamo percorrendo la fase ascendente di quella curva che vediamo spesso rappresentata nei resoconti televisivi e nelle analisi che restituiscono la dinamica del contagio. Come ci spiegano gli epidemiologi incaricati di affiancare le istituzioni regionali e nazionali nella gestione dell’emergenza, l’aumento che registriamo in questi giorni è un fenomeno previsto. Ed è proprio in ragione di esso che a tutti noi è stato chiesto di trascorrere queste settimane restando in casa. Meno occasioni di contagio offriamo al Coronavirus – che viaggia sulle nostre gambe e si trasmette da persona a persona – prima riusciremo a frenare la crescita dei numeri e a far entrare la curva in una fase di stabilizzazione e poi, si spera, discendente. Vi informo che nel nostro Comune al momento abbiamo 16 persone che risultano positivi Coronavirus, di cui solo 2 ricoverati, mentre gli altri sono in terapia domiciliare costantemente seguiti dai sanitari. Abbiamo inoltre 46 concittadini sottoposti a quarantena. A tutti loro vorrei far arrivare a nome della città un messaggio di vicinanza. Stanno affrontando, come è comprensibile, un momento di grande difficoltà, dal quale ci auguriamo possano presto uscire, tornando alle loro abitudini consuete e soprattutto ai loro affetti e alle loro occupazioni. Siamo tutti parte di una comunità coesa, che oggi più che mai deve sentirsi solidale. L'evoluzione del contagio è nelle nostre mani. Spetta a noi - con il rigoroso e scrupoloso rispetto delle misure imposte dal Governo - contribuire a rallentarne la propagazione. Spetta a noi essere parte di questa battaglia. Lo stiamo già facendo. Dobbiamo e possiamo farlo ancora meglio”.
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