"La situazione di squilibrio non si è determinata per mia responsabilità"

Forse l’Assessore Sabella ed i Consiglieri del suo gruppo, così come il Segretario cittadino del PD, non sanno che negli ultimi tre anni è stato fatto un lavoro straordinario per evitare, nonostante gli aumenti dei costi in discarica e gli investimenti per avviare il nuovo servizio, l’aumento della tariffa, scommettendo vittoriosamente sulla raccolta differenziata, giunta al 49%, e sull’auto compostaggio dei rifiuti.
Siamo uno dei pochissimi Comuni della Provincia a non aver aumentato le tariffe per tre anni consecutivi. Di questo sono estremamente orgogliosa, come dovrebbero esserlo anche loro. Ciò è avvenuto, senza omettere alcuna voce di costo sostenuto, nel pieno rispetto delle regole che l’Ufficio Finanziario ha dettato per la redazione del PEF, di cui ha controllato e validato ogni parte, emettendo il 20.4.2016 un parere favorevole di regolarità contabile
L’idea di adottare un PEF integrativo, è arrivata solo due mesi dopo l’approvazione del precedente, quando l’Assessore al Bilancio e l’Ufficio Finanziario hanno annunciato di non poter certificare gli equilibri di un Bilancio, approvato appena due mesi prima. Per ovviare al problema, non potendo aumentare alcun altro Tributo, si sono ricordati dell’esistenza dei crediti non riscossi negli anni dai cittadini morosi, pretendendo di adottare un PEF integrativo a carico di tutti gli utenti.
Questi crediti erano ben noti a tutti, ma non sono mai stati inseriti nel Pef, non per un capriccio dell’Assessore Forte o per sue velleità elettoralistiche, ma sul presupposto onestamente condiviso da tutti, Uffici Finanziari compresi, che fino all’emissione della certificazione di inesigibilità degli stessi crediti da parte di Equitalia, attestante tutti i tentativi di recupero coattivo, non si potesse porre a carico dei cittadini paganti le somme dovute da quelli morosi.
Sorprende invece la facilità con cui l’Assessore alle Attività Produttive, ed i suoi consiglieri di riferimento, decidano di applicare il 14% in più alle utenze, con effetti devastanti su quelle commerciali, già in ginocchio per la crisi, riversando tout court su di loro una quota del non riscosso, senza essersi in alcun modo adoperati per cercare di recuperare quanto più possibile dagli utenti che non pagano.
A differenza di quanto sostiene l’assessore Sabella, la situazione di squilibrio non si è determinata per mia responsabilità, né a causa del non riscosso TARI, fatto ampiamente noto agli Uffici già in sede di approvazione del Pef e del Bilancio, senza che nulla sia stato eccepito o evidenziato, ma a causa della difficoltà di accertare e recuperare l’evasione di tutti i tributi comunali, scegliendo di adottare, quindi, la strada più semplice di far pagare ulteriormente chi regolarmente paga.
Davanti a queste scelte, ho fatto quello che nessun altro nella nostra Amministrazione ha voluto fare, cercare delle soluzioni alternative alla bollettazione integrativa, decisa in maniera frettolosa e sbagliata. Solo dopo aver visto rifiutata ogni proposta e davanti all’ostinazione di governare contro i cittadini, ho deciso di non piegarmi, convinta che ci siano delle alternative per riequilibrare il bilancio e che il problema dei crediti non riscossi, che gli Uffici non avevano mai chiesto di inserire nel PEF finora, debba essere affrontato ponendo in essere tutti gli sforzi necessari per non gravare in maniera così insostenibile sui cittadini paganti.

Mercoledì, 20 Luglio, 2016 - 00:07