La scomparsa di Sergio Torsello

Sergio Torsello non c'è più. Il cuore del nostro amico si è fermato nella notte di sabato ad Alessano. Dal 2001 ha vissuto per la  musica del Salento, quella capace di emanciparsi dalla tradizione più popolare senza mai, però, perderla di vista. Con il suo impegno quotidiano, lontano dalla facile ribalta, ha lavorato per un progetto. Così definiva La Notte della Taranta:  non un evento ma un progetto che lui  ha  contribuito a rendere grande e conosciuto in tutto il mondo.
La sua,  era la voce dei tanti musicisti e ballerini che sul palco di Melpignano hanno incontrato e dialogato con i grandi della musica. In questi giorni era impegnato a programmare la prima sessione di prove con il maestro Phil Manzanera per l’edizione 2015. Aveva spedito a Londra 100 registrazioni a partire da quelle del 1954 di Lomax e Carpitella fino alle più recenti degli anni 70. Perché sognava un incontro memorabile tra pizzica e rock. Sognava di festeggiare insieme al suo pubblico che ha amato senza mai tradirlo i 18 anni di un percorso che lo ha visto protagonista.  Il suo cuore ha smesso di battere perché era immenso. Sergio ascoltava tutti senza mai farsi chiamare Direttore. Era Sergio. Unico e presente. Una dolcezza malinconica la sua. Sceglieva di godersi il Concertone in mezzo al pubblico e accennava un timido sorriso ogni volta che la piazza esultava. Era il premio che si concedeva per l’instancabile lavoro svolto dietro le quinte, in silenzio, poche interviste e tanta umiltà. Per uomini come Sergio Torsello non bastano le parole  di commiato ma l’impegno di noi tutti a portare avanti il suo sogno. Nell’ultima intervista Sergio ha immaginato l’edizione 2015 così: “sarà un’edizione che ribadirà l’importanza e la centralità della musica del Salento in questo grande progetto che è la Notte della Taranta  la quale  ambisce a dare alla nostra tradizione un respiro internazionale”. 
Oggi, l’ultimo saluto a Sergio Torsello alle ore 15 nella chiesa di Sant’Antonio ad Alessano sarà accompagnato dalla musica popolare, da lui tanto amata, e dal ritmo dei tamburelli.

Lunedì, 20 Aprile, 2015 - 00:03