La SBV Galatina carica ma sconfitta dal Castellana

Risalita interrotta per la Salento Best Volley che si è presentata al PalaGrotte di Castellana, dopo la buona prova fornita a Copertino, con il morale lievitato ed una classifica meno asfittica. Elementi che però non sono bastati per imprimere una svolta decisiva al percorso dei blu-azzurri del presidente Panico che hanno giocato una gara volenterosa, forse oltre misura nella componente agonistica, fallendo in tutti e tre i finali dei set il sorpasso.
E dire che la prestazione nella sua globalità non è dispiaciuta nonostante una formazione inaspettata che mister Baldari ha messo in campo; ha affidato infatti la regia al giovane Davide Giannotta e il posto quattro a PierFrancesco Persichino che ha affiancato nella medesima posizione Carlo De Lorentis. Per il resto tutto come preventivato; Riccardo De Lorentis opposto, Giaccari e Di Zanno centrali, Apollonio nel ruolo di libero.
A parte la solita dose di battute sbagliate, si è vista una buona difesa ed una ricezione con percentuali di positività soddisfacenti che però non hanno consentito di dare una svolta alla gara. In tutti e tre i set la partenza lanciata ha prodotto dei break importanti a nostro favore (fino ad un +6) che lasciavano prevedere risvolti positivi ma, puntualmente, gli avversari azzeravano il divario, con ripetuti attacchi di “mani e fuori” che non venivano contenuti da una corretto posizionamento del muro.
Gli errori dei ragazzi della SBV si condensavano nelle fasi finali  dei set con punteggi continuamente altalenanti(21-22 e 23-22) con attacchi molto più sanguigni che razionali. La facile lettura della distribuzione di Giannotta prima e Calò poi, che puntualmente ignoravano i nostri centrali, da parte degli avversari chiudevano le frazioni di gioco a favore dei padroni di casa lasciando un rammarico nel gruppo galatinese.
Il 3 -0 incassato con punteggi a 18, 22 e 23 non è sicuramente lo specchio dei valori espressi in campo e della prestazione offerta che rimane , unitamente a quella di Sammichele di Bari, una gara positiva per impegno e capacità d’approccio.
C’è da chiedersi (e questo è un interrogativo del redattore) se il sacrificio di Giaccari in un ruolo (centrale) per lui oramai desueto sia  da rivedere, e se l’alternativa per sfruttare le sue doti non risieda in una collocazione nel posto quattro.
Vero è che l’assunzione di tale posizione richiede la conoscenza di un fondamentale a cui Federico non è avvezzo per via dei suoi ruoli ricoperti fino ad oggi(centrale ed opposto) ,ma rischiare una ricezione a due potrebbe dare come contropartita un potente attaccante di banda in grado di “passare” sul muro avversario.
E’ solo una mia divagazione: al tecnico naturalmente ogni decisione .

Martedì, 23 Dicembre, 2014 - 00:01