La “rivoluzione” è nelle mani delle singole persone

“La lotta alla mafia la vinciamo, ma attraverso una rivoluzione che deve partire da ogni singolo cittadino!” Queste parole le ha pronunciate oggi il magistrato Antonino Di Matteo nell’incontro pubblico tenutosi presso l’ateneo dell’università di Lecce e noi vogliamo farle nostre e riportarle anche a chi non era presente. L’aula magna era gremita di gente e di molti ragazzi che avevano d’avanti un relatore d’eccezione che finalmente è riuscito a presenziare ad un’iniziativa qui nel Salento.
Un giudice dell’antimafia, un uomo di grande umiltà e dignità, di estrema rettitudine e determinazione, come solo può essere chi fa del suo lavoro un reale servizio di giustizia fino a rischiare la propria vita, perché, non dimentichiamolo, il PM Di Matteo è ormai da tempo minacciato di morte da cosa nostra e da “fantasmi” affiliati all’organizzazione mafiosa che gli fanno continuamente pervenire intimidazioni di ogni tipo.
Un incontro emozionante che non può che lasciare in chi lo ha ascoltato una profonda riflessione su come viviamo in un sistema molto integrato (come dice il giudice) in cui mafia e corruzione sono due facce della stessa medaglia, per cui i gruppi mafiosi si sono spesso mossi tramite reati contro la pubblica amministrazione (collusione, corruzione etc..)
E’ agli atti che la politica è stata strumento, tramite e garante di patti tra lo stato e la mafia per il quieto vivere di entrambi, benché si cerchi in ogni modo di rendere mute quelle sentenze e di veicolare le informazioni in maniera distorta se non contraria alla realtà dei fatti.
Rivolgendosi ai giovani il giudice ha detto “informatevi, pretendete la verità dalla giustizia e dagli organi preposti.” Siamo pienamente concordi sul fatto che uno stato, una politica, un mondo migliore con principi di legalità è possibile.
La “rivoluzione” è nelle mani delle singole persone, ma bisogna cambiare la tendenza pericolosissima di compiere scelte mosse da subdole intenzioni di opportunità e non di dovere; non bisogna più accettare la comodità della convivenza complice di mafia e istituzioni, bisogna far prevalere il merito sulla raccomandazione, l’impegno sul favore, il diritto sulla violenza..la legalità inizia da ogni nostro comportamento nella vita di tutti i giorni!
Noi come forza politica all’interno di un’amministrazione sentiamo forte il dovere, come il bisogno, di dirigere il nostro impegno verso questi percorsi al fine di risanare e migliorare i sistemi che incidono pesantemente sulla vita di tutti i cittadini.

Mercoledì, 24 Febbraio, 2016 - 00:04