La 'rivelazione' della Basilica

Gad Lerner colpito dagli affreschi cateriniani e sorpreso dall'Apocalisse tiene la sua 'lectio' al Cavallino Bianco appena riaperto e poi partecipa al corteo storico

L’eco delle note di Mozart e Chopin offerte da Luigi Fracasso ad un Cavallino Bianco gremito non si era ancora spenta  quando, ieri sera dopo la riapertura ufficiale, sul palco del Cavallino Bianco sono saliti Gad Lerner, Daniela Vantaggiato e Marcello Favale.
È toccato all’assessore alla cultura presentare all’ospite il secondo weekend orsiniano, organizzato dal Club Unesco e dal Comune di Galatina, e lo ha fatto con l’orgoglio di chi crede in ciò che dice ma soprattutto in ciò che fa. “L’eco di Assisi  non solo con riferimento agli affreschi del nostro gioiello ma anche per richiamare uno dei ‘cortili’ settembrini della città francescana, quello in cui il nostro ospite è stato uno dei protagonisti”.
“L’altro –ha subito spiegato Gad Lerner- era il direttore del museo di Tunisi preso d’assalto dai terroristi: un uomo di fede ebrea ed un mussulmano a confronto”.
“I beni artistici deposito dell’umanità” era il tema della lectio magistralis assegnato all’ex direttore del Tg1. “Proprio come la vostra Basilica, luogo dell’incontro di culture. Due cose mi hanno colpito entrandovi poco prima di venire qui. Una è un Papa bello dritto in piedi, nella seconda navata, che porge il libro a Paolo e le chiavi a Pietro  e con la sua figura copre addirittura il Cristo. Impensabile oggi. L’altra è l’incontrare per prima, entrando in chiesa, l’Apocalisse che si traduce letteralmente con ‘rivelazione’ e non con catastrofe, il significato che oggi siamo abituati a dare a quella parola”.
“È un tesoro quello che voi custodite -ha aggiunto- spero non inconsapevolmente. Moltissimi complimenti per il teatro perché è un luogo di raccolta della comunità, è un luogo di cui quelli della mia generazione e di quella precedente alla mia hanno dei ricordi meravigliosi ed i giovani potranno crearseli però, una volta stabilito il luogo di raccolta fisica e quindi il fatto che l’incontrarsi è una relazione personale durante la quale ci si guarda negli occhi, dobbiamo pensare che lì c’è il tesoro in cui riconoscersi e in cui chiamare gli altri forse anche facendo un aggiornamento di ordine storico-culturale intorno a quelle opere d’arte e ai loro significati. L’Apocalisse oggi è un tema sentitissimo”.
Gli applausi hanno salutato il giornalista che ha poi raggiunto piazza San Pietro ed ha seguito con il Sindaco il corteo storico con i figuranti della corte di Maria d'Enghien, organizzato dal Club Unesco, a cui ha dato vita l'omonima associazione di Taranto. La 'regina' e tutto il suo seguito hanno raggiunto Palazzo Orsini e si sono insediati nella stanza del Sindaco per poi recarsi nella Basilica di Santa Caterina d'Alessandria.

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Domenica, 29 Novembre, 2015 - 00:06

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