La rigenerazione urbana all'Agorà di Martano
“Il luogo è bellissimo, l’idea è geniale. Un’iniziativa di grande stile, e grande entusiasmo, che dà visibilità a persone con la curiosità e il desiderio di intraprendere un percorso comune. Sono sicura che questa manifestazione avrà esiti molto positivi”. Così, ieri sera, Benedetta Tagliabue, architetto di fama internazionale approdata a Martano per una lectio magistralis sulla rigenerazione urbana. Un tema molto caro alla Tagliabue, che ha voluto definire l’importanza della rivisitazione di edifici e paesaggi anziché costruire ex novo: “Rigenerare è molto importante, soprattutto in Europa, dove città e paesaggi sono già definitivi, ma è una strada su cui si stanno muovendo anche mondi più lontani, come la Cina, perché la rigenerazione è tema molto legato a quelli della sostenibilità e della continuità con il passato”. Del tema si è parlato anche con Florinda Saieva di Farm Cultural Park, progetto di rigenerazione urbanistica che ha trasformato il centro storico di Favara (Agrigento) in un luogo culturale dedicato all’arte contemporanea e conosciuto in tutto il mondo.
E oggi altra giornata clou, nel Palazzo Baronale di Martano - dove è un pieno svolgimento Agorà Design, rassegna di design, architettura e artigianato organizzata da Sprech Group – con l’arrivo di di Stefano Boeri, architetto e urbanista di fama mondiale che alle 9 terrà nella sala convegni “Karol Wojtyla” una lectio magistralis sul tema “Mediterraneo: una diversa architettura”. “In un quadro molto complesso dal punto di vista ambientale, sociale e geopolitico”, scrive l’architetto milanese, progettista tra l’altro del famoso “Bosco Verticale” nella capitale lombarda e di Villa Méditerranée, centro espositivo che si affaccia sul porto di Marsiglia e che ospita eventi culturali e di ricerca sui temi del Mediterraneo, “ è necessario che l’architettura e l’urbanistica si interroghino in modo radicale su nuove modalità di intervento nei contesti urbani. Di fronte alla continua espansione demografica delle città, da un lato bisogna iniziare a pensare a forme per ristabilire – proprio all’interno dalle città – il rapporto con la natura. Dall’altro pensare a come valorizzare – a partire dalle città stesse – le risorse e le economie del territorio, coinvolgendo le comunità locali nella duplice sfida di contrastare il cambiamento climatico e promuovere uno sviluppo rigenerativo”.
La quarta giornata di Agorà Design proseguirà come di consueto con molteplici appuntamenti in contemporanea. Dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 17.30 il Palazzo Baronale di Martano ospiterà infatti “Progettare la meraviglia: tra disegno degli interni e progettazione dell'interazione”, laboratorio a cura di LAN Laboratorio Architetture Naturali in collaborazione con La Scuola Open Source; nelle stesse ore – alle 9.30, alle 11.30 e alle 17 – si potrà usufruire della rassegna documentaristica predisposta dall’Ordine APPC di Lecce, Gruppo Attività Culturali (nella sala conferenze del Palazzo Baronale). Alle 11, invece, importante appuntamento con “Stone Design”, incontro che vedrà la partecipazione di ·Giorgia Marrocco e Giacomo Ventolone, rispettivamente amministratore delegato e marketing director di Pimar, (e moderatore), Luca Paolo Vasa, coordinatore artistico di Pimar Design, Carlo Martino, architetto e designer e docente presso l’università “La Sapienza” di Roma, Enrico Quell per “Quell & Partners design architecture”, Simona Finessi, direttore editoriale di “Platform Architecture And Design”, Rocco De Matteis, presidente dell’Ordine degli Architetti della provincia di Lecce.
Alle 12, invece, spazio a “Tradizione e innovazione nelle membrane per l’architettura tessile”, workshop a cura di Fabio Rigato, export manager Sattler Pro-Tex (sala convegni Karol Wojtyla).
Alle 16.30 toccherà invece a “MIAB • Museo Iconografico dell’Arte Bizantina a San Cassiano”, con interventi di Metamor Architetti Associati e Laboratorio delle Terre di Mezzo “Abitare i Paduli”, a cura dell’Ordine degli architetti (sempre nella sala Wojtyla”.
Alle 18.30 si parlerà invece di “Promuovere la cultura del paesaggio: quali sfide per designer e progettisti”, tavola rotonda con Novella B. Cappelletti, direttore di “Paysage”, Rocco De Matteis, presidente dell’Ordine degli Architetti di Lecce, Matteo Monosi, ingegnere di Sprech Srl, Francesco Pagliari, Architetto, giornalista di “The Plan”, l’architetto Luigi Gallo e Giuseppe Marrocco, direttore tecnico di Pimar.
Conclusione dei lavori alle 20, nella sala Wojtyla, con "Architettura migrante. Dall'effimero al permanente. Come 4000 mq di ExpoMilano 2015 vivono oggi in Africa”, incontro a cura dell’architetto Paolo Maldotti.
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