La 'Regata dei due mari 2013' avrà anche 'Sfida Race' dedicata ai velisti diversamente abili
Domani, 9 marzo, la prima edizione della “REGATA DEI DUE MARI” organizzata dall’associazione sportiva Assonautica di Lecce, affiliata al centro sportivo italiano. Le imbarcazioni partiranno contemporaneamente alle ore 09,00 dai porti di Gallipoli ed Otranto per raggiungere nel pomeriggio il porto di Leuca. Sport ma anche integrazione sociale. Da segnalare infatti nella categoria “S.F.I.D.A. RACE” per diversamente abili, la presenza dei ragazzi e operatori delle associazioni “L’Aquilone”, “La Bussola” e “Barriere al Vento” di Galatina, la cui attività sportiva rientra nel programma operativo dei ragazzi e si è già rivelata un positivo strumento di formazione sia personale che collettivo dei diversamente abili.
Le Associazioni “l’Aquilone” e “Barriere al Vento” parteciperanno in collaborazione con l’associazione S.F.I.D.A. (Sindacato Famiglie Italiane Diverse Abilità) con quattro imbarcazioni: “ROSALMAR”, “AURIGA”, SALINA e “KATAMARANO L’AQUILONE” che ospiterà Vito BERTI, segretario del sindacato S.F.I.D.A.. Le Associazioni garantiranno anche la presenza dell’equipe psico-pedagogica e di personale infermieristico. La preparazione si è svolta con corsi teorici-pratici durante tutto l’inverno. Il gruppo, non nuovo a queste iniziative, ha anche partecipato al Campionato invernale svolto ad Otranto “Più vela per Tutti” e alla XXVII regata Internazionale Brindisi Corfu’.
L’organizzazione invita tutti coloro che parteciperanno con la propria imbarcazione ad ospitare un congiunto o amico, diversamente abile, per poter rientrare nella categoria S.F.I.D.A.
«L’esperienza avviata da alcuni anni con i ragazzi “fuori famiglia” – afferma Bruno Dollorenzo, direttore pedagogico – ci ha consentito di sperimentare come la partecipazione ad attività di regate, navigazioni costiere o crociere, offrire ai ragazzi la possibilità di sfruttare gli elementi della natura, l'aria e l'acqua, per condurre un'imbarcazione e navigare in una sensazione unica di libertà, si ripercuota sulla fiducia in sé, modificando il proprio ruolo all'interno della società e consentendo di vivere nuove esperienze di integrazione. Abbiamo inserito queste esperienze nei Progetti Educativi dei ragazzi diversamente abili per dare loro la possibilità di poter partecipare ad esperienze che non sono solo a beneficio dei “normodotati” ma che devono essere “per tutti” e siamo riusciti, grazie alla disponibilità di Assonautica, ad inserire la categoria SFIDA RACE nella “REGATA DEI DUE MARI 2013”. Troppo spesso si tende, infatti, ad identificare una persona portatrice di una menomazione con la menomazione stessa, quasi come se essa fosse talmente pervasiva e connotante, da rendere “invisibile” tutte le altre caratteristiche della persona, i suoi gusti, le sue attitudini, le sue potenzialità, la sua identità, quasi fosse interamente costruita intorno alla menomazione. Forse questo atteggiamento è alla base delle vere e proprie barriere che le persone con disabilità sperimentano nella loro quotidianità e che sono legate agli atteggiamenti della società nei loro confronti. Le barriere mentali sono negli occhi di chi guarda, che vede imbarcarsi i ragazzi diversamente abili ma ancora non riesce a vedere le “persone”, per noi sono semplicemente Pina, Sabrina, Gabriele, Antonio, Carmine».
«Quello che auspichiamo nel nostro lavoro con i ragazzi – Mariangela Bandello, psicoterapeuta – è di riuscire a realizzare anche un “vantaggio secondario”, stimolare un cambiamento di prospettiva: dall’attenzione alla “disabilità” alla riflessione sui concetti di cittadinanza, inclusione e partecipazione perché tutti gli stakeholders contribuiscano a sviluppare una politica sociale – educativa – sanitaria, vista nella interezza degli interventi e dei bisogni, tracciando una programmazione che si ponga come guida per ulteriori miglioramenti che partano dai bisogni degli utenti».
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