"La Puglia non consentirà aperture in contrasto con le disposizioni nazionali in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro”
“L’ordinanza della Regione Puglia, come per chiarezza ho comunicato al ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia, dispiegherà i suoi effetti dal 18 maggio in coerenza con i provvedimenti nazionali che saranno adottati nei prossimi giorni e, soprattutto, nel pieno rispetto dei protocolli per la sicurezza dei lavoratori che saranno indicati dalle linee guida disposte dal Comitato Tecnico Scientifico e dall'Inail per ciascun comparto di attività". Michele Emiliano risponde così alle polemiche e alle perplessità suscitate dalla sua ordinanza 226 del 7 Maggio 2020 avente per oggetto: "Disposizioni applicative sul territorio regionale pugliese in materia di attività dei centri estetici, di bellezza, inclusi i saloni di acconciatura".
"In attesa di queste -sottolinea il Presidente della Regione Puglia- diversamente da quanto fatto dalla Regione Calabria, la Puglia non consentirà aperture in contrasto con le disposizioni nazionali in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro”.
“Emiliano si tradisce da solo, ammettendo tra le righe che l’ordinanza fatta ieri per la riapertura di barbieri, parrucchieri e centri estetici -sostengono i consiglieri regionali del M5s- è in realtà solo uno spot. Che senso ha emanare un provvedimento del genere alle ore 21 del 7 maggio, per stabilire l’apertura il 18 maggio e oggi spiegare che comunque si riaprirà in coerenza con i provvedimenti nazionali e ‘nel pieno rispetto dei protocolli per la sicurezza dei lavoratori che saranno indicati dalle linee guida disposte dal Comitato Tecnico Scientifico e dall'Inail’? Non sarebbe stato meglio impiegare ‘l’approfondito lavoro’ del dottor Lopalco e degli altri tecnici, con tanto di sopralluoghi, verso altre urgenze legate al Covid? Il Governo sta lavorando per le riaperture, con linee guida precise e dettagliate su tutte le misure da adottare per garantire la massima sicurezza di addetti ai lavori e clienti. Fughe in avanti, inutili come da lui stesso implicitamente ammesso, generano solo confusione e di certo non servono ai pugliesi”.
Dal parrucchiere per appuntamento e rispettando regole stringenti (Qui il testo dell'Ordinanza 226/2020)
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