La predica del Sindaco nel ricordo di don Fedele

Alla celebrazione erano presenti Vincenzo Calignano, vicecommissario straordinario, ed Antonio Orefice, comandante dei Vigili Urbani di Galatina

"Rallegrati, Gerusalemme, rallegrati popolo di Dio perchè la Pasqua è ormai vicina!" E' questa l'esortazione che la liturgia di domenica scorsa, detta " laetare", ha voluto rivolgere ai fedeli. Ed è in questa circostanza che, nella Chiesa matrice di Galatina, si è tenuta la tradizionale "predica del Sindaco", alla presenza del Vicecommissario, Vincenzo Calignano, del comandante dei Vigili Urbani, Antonio Orefice e di numerosi fedeli.
Non si riesce a datare l'origine di questa tradizione, ma la cosa certa è che la tradizionale celebrazione si deve tenere in un giorno della quaresima alla presenza del Sindaco. Ha presieduto l'Eucaristia don Antonio Santoro, vice parroco della Chiesa Madre e parroco della Madonna della Luce.
Il brano del vangelo proclamato durante la celebrazione è stato quello del cieco nato (Gv. 9, 1_41). Don Antonio lo ha illustrato e commentato con molta cura, soffermandosi in particolare sulla bellezza del miracolo di Gesù e sulla incredulità' dei farisei riguardo il miracolo. Inoltre ha anche sottolineato il concetto che non è bene fermarsi alle apparenze ma piuttosto guardare il cuore dell'uomo così come è, esattamente come fa Dio con ciascuno di noi, senza alcun pregiudizio.
Alla fine della celebrazione il parroco, don Aldo Santoro, ha voluto ricordare con gratitudine e riconoscenza il gesto del Commissario Guido Aprea, che ha indetto il lutto cittadino durante le esequie del compianto don Fedele Lazari, "sacerdote amabile ed esemplare". Questo per sottolineare la sinergia che c'è e c'è sempre stata tra il clero, la comunità civile e i cittadini. A testimonianza di ciò i nostri padri hanno voluto lasciare un segno sulla facciata della gloriosa Chiesa Madre con un'iscrizione che recita: "Principi Apostolorum ordo sacer et cives Galatinae urbis raedificavere A. D. MDCXXXX"( I sacerdoti ed i cittadini di Galatina riedificarono al principe degli Apostoli nell' anno del Signore 1640). Sull' altare, come da tradizione, era situata la seicentesca statua in argento di San Pietro protettore, insieme a San Paolo, di Galatina.

Martedì, 28 Marzo, 2017 - 00:07

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