"La politica non sia delegata ai tecnici"

 

La politica non può essere delegata esclusivamente ai tecnici le cui soluzioni spesso producono danni diretti ai cittadini, dovremmo averlo imparato dall’esperienza triste e disastrosa del Governo Monti, invece, abbiamo replicato l’errore affidando ad un tecnico le sorti di questa città.
Tutti abbiamo impresse nella memoria le lacrime della ministra Fornero che annunciava come misura inevitabile e necessaria la riforma delle pensioni, ma quelle lacrime invece di destare comprensione, provocarono ancora più rabbia ed indignazione nei cittadini, che giustamente pretendevano tutele dal Governo non vessazioni.
Io credo, proprio per parlare con il linguaggio della verità, che la situazione del bilancio del Comune di Galatina sia decisamente difficile e che i problemi maggiori siano stati ereditati dalle gestioni precedenti, come l’enormità dei debiti fuori bilancio da dover affrontare; ciò nonostante le soluzioni che si adottano devono essere in grado di coniugare la legittimità delle scelte con la loro sostenibilità per i cittadini su cui ricadono.
Sebbene l’attività di accertamento dello scorso anno ha registrato dei risultati positivi è ferma al controllo dell’anno 2011, pertanto, un grande margine di evasione è ancora da accertare, dovendo ancora avviare anche l’accertamento delle aree fabbricabili, che, ad un primo e veloce sporadico controllo del nuovo funzionario dell’Urbanistica, finalmente in organico solo da giugno scorso, ha individuato su una sola posizione un’evasione di circa 170.000 €.
In merito ai crediti non riscossi per la tariffa sui rifiuti - perfettamente conosciuto dagli Uffici sin dalla redazione del PEF 2016, che ha seguito quest’anno, come tutti i precedenti, le regole da sempre dettate dagli stessi Uffici, che nulla hanno eccepito o segnalato sulla giustezza delle voci di costo inserite - ancora molto si può fare per ottenere una maggiore percentuale di recupero, invece del risibile risultato ottenuto da Equitalia, cui gli Uffici hanno affidato tale attività.
Non è sicuramente semplice recuperare 800.000 € per garantire gli equilibri di cassa, ma seguire la strada più semplice, data da una bollettazione integrativa di € 700.000 dell’unico tributo aumentabile, pari ad un rincaro di circa il 16%, è ingiusto ed inaccettabile.
La Politica deve trovare soluzioni e fare di tutto per portarle a buon fine anche quando gli Uffici le ritengono difficilmente praticabili, perché i cittadini hanno conferito fiducia ed hanno dato il mandato del governo cittadino alla Politica, non agli Uffici.
Le soluzioni che ho prospettato per evitare la iattura di una bollettazione integrativa avrebbero certamente richiesto un lavoro straordinario ed eccezionale, che, però, se portato a termine nei prossimi tre mesi, salverebbe i cittadini e permetterebbe di affrontare senza emergenza una situazione complessa, che non può essere risolta senza un progetto complessivo, che preveda l’utilizzo anche di altre e diverse economie con cui compensare i rincari.

 

Domenica, 17 Luglio, 2016 - 10:21