La pianificazione comunale per il verde pubblico
Troppo spesso aiuole, viali alberati, parchi, giardini come tratti distintivi del paesaggio urbano, ma anche come elementi “green” in grado di migliorare la qualità della vita di chi in quella città vive, vengono lasciati al caso. Per questo l'Ordine degli agronomi ha redatto una pubblicazione, dal titolo «La pianificazione comunale per il verde pubblico».
Il volume è stato presentato ieri mattina da Rosario Centonze, presidente dell'Ordine dei dottori Agronomi e dei dottori Forestali della provincia di Lecce; Paolo Marini, presidente della commissione del verde pubblico in seno all'Ordine; Rita Miglietta, assessore all'Urbanistica e al Verde pubblico del Comune di Lecce; Gianni Stefàno, sindaco di Casarano e delegato regionale Anci per il verde pubblico.
Un team di validi professionisti, con il coordinamento di Alessandro Ponzetta, segretario dell'Ordine, ha provato ad offrire un quadro normativo e tecnico esaustivo che sarà a disposizione degli enti locali.
"E’ il primo manuale - dice Centonze - di una collana di una serie di fascicoli che saranno redatti su argomenti diversi. L’obiettivo è quello di sensibilizzare gli enti pubblici, privati e, più in generale, l’opinione pubblica sull’importanza della difesa del territorio e sulla responsabilità che ciascuno di noi ha di tutelare e valorizzare i nostri beni ambientali e paesaggistici".
“L’amministrazione - spiega Rita Miglietta - considera una risorsa fondamentale il sapere che l’Ordine degli Agronomi esprime, sia per consolidare la cultura del verde nelle città, che per ripensarlo nella progettazione e manutenzione degli spazi pubblici, lavorando in squadra con altre professioni. Lecce, come sappiamo, ha dei ritardi da recuperare sul tema del verde pubblico, non solo perché ne ha poco ma anche perché spesso quello che c’è è distribuito in maniera disorganica, e non svolge la funzione di creare relazioni, di connettere i quartieri o non è accessibile a tutti.
“L’amministrazione - spiega Rita Miglietta - considera una risorsa fondamentale il sapere che l’Ordine degli Agronomi esprime, sia per consolidare la cultura del verde nelle città, che per ripensarlo nella progettazione e manutenzione degli spazi pubblici, lavorando in squadra con altre professioni. Lecce, come sappiamo, ha dei ritardi da recuperare sul tema del verde pubblico, non solo perché ne ha poco ma anche perché spesso quello che c’è è distribuito in maniera disorganica, e non svolge la funzione di creare relazioni, di connettere i quartieri o non è accessibile a tutti.
Con il Piano del Verde - aggiunge l'assessore - per il quale l’amministrazione predisporrà a breve un bando per l’affidamento dell’incarico, affronteremo questi problemi, partendo da un censimento ragionato delle aree verdi presenti in città e alla loro corretta classificazione, e degli alberi monumentali. Un censimento nel quale vorremmo che i cittadini si sentissero coinvolti, data anche la sensibilità crescente che sul tema riscontriamo giorno dopo giorno.
Accanto alla redazione del Piano del verde - prosegue Miglietta - ci sentiamo impegnati nel garantire ai cittadini una migliore attenzione nella piantumazione alberi e arbusti lungo i viali e i marciapiedi della città, che dobbiamo imparare a progettare meglio perché le piante non finiscano per rappresentare un ostacolo per i cittadini che li percorrono. Inoltre - chiosa - come già annunciato dal sindaco, attraverso un protocollo che sarà sottoscritto con l’Ordine degli agronomi e con Arif, daremo attuazione alla legge 10/2013, piantando un albero per ogni nuovo nato in città”.
Il volume è stato redatto sulla base delle previsioni della legge 10 del 14 gennaio 2013, che, tra l’altro, introduce l’obbligo del monitoraggio sul verde pubblico e privato, la redazione di un piano nazionale per la realizzazione di aree verdi, giardini, orti ed alberature, ai fini del miglioramento degli spazi di vita. La stessa legge dispone l’incremento degli spazi verdi urbani, la realizzazione di aree verdi periurbane e di alberature stradali, anche al fine di ridurre gli effetti degli eccessi termici, di migliorare l’assorbimento di polveri sottili e di favorire la regolare raccolta delle acque piovane. Spesso le amministrazioni locali si trovano a dover progettare il verde nei comuni e nelle città senza punti di riferimento professionali univoci e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti.
Tweet |
Domenica, 12 Novembre, 2017 - 00:05