La parte del leone e la sconfitta della sinistra
Si potrebbe dire, semplificando, che, con la elezione dei Presidenti di Camera (Roberto Fico, M5S) e Senato (Elisabetta Casellati, FI), il Movimento cinque stelle e la Lega hanno fatto la parte del leone. La sinistra risulta ancora perdente insieme con Berlusconi. Dall'altra parte si tratterà di capire se il successo dei vincitori sposterà l'asse del nuovo verso posizioni che rendono meno incerta la realizzazione di una composizione di governo. Questo significa farsi svegli e responsabili di fronte agli interessi che ruotano intorno a un dato problema, cercando non solo una composizione adatta al conflitto degli interessi, ma il riferimento essenziale ad una griglia di valori, attraverso cui far sempre depurare le scelte e le decisioni.
E’ evidente che ciò, in estrema sintesi, rappresenta un programma ed un messaggio che, in una società aperta, anche se al suo fondo c’è sempre una contrastante concezione filosofica politica, o una diversa filosofia politica, possano fare breccia più di altre filosofie che, nel momento attuale, sono state condannate. Una condanna pure nei confronti di chi non ha dimostrato che il politico diventa veramente “Politico” se sa divenire il “correttore di un mondo imperfetto”.
Vi è riuscito molto bene, vincendo, il Movimento cinque stelle che ha incarnato, con una vasta organizzazione politica, attirando tantissimi giovani, l’impegno per nuove opportunità di scelte di ogni cittadino nell’attuale situazione di crisi. Di più, dove si sono individuate persone nuove da candidare, riconosciute più o meno idonee e di calibro, o promosse tali, lì si sono avute vittorie schiaccianti che hanno premiato l’uomo e il movimento piuttosto che le coalizioni di partiti.
Sta anche qui, secondo me, l’abilità di chi si impegna con filosofia e concretezza ad affrontare problemi politici, nella chiara, lucida consapevolezza che la vera, autentica politica non può che essere formativa, educativa dell’uomo e del cittadino, ma anche tale sui centri di potere politico e sulle loro attuali, molteplici tentazioni autoritarie. (G.D.)
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