La pallavolo riprende con prudenza e responsabilità
La lettera al veleno, sia pure nella forma edulcorata del “politicamente corretto”, che il ministro per le politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora, ha indirizzato al premier Conte e al ministro della Salute Speranza, ha di fatto esautorato il Comitato Tecnico Scientifico (CTS). Il parere degli esperti (dal mondo universitario alle ASL, dalle CCIAA agli Ordini professionali)’ di rinviare ulteriormente la ripartenza degli sport di contatto, ha suscitato la reazione del ministro Spatafora che così si è espresso.
“Pur riconoscendo l’alto valore del lavoro svolto in questi mesi dalle Autorità Sanitarie, le valutazioni di specie non spettano esclusivamente al CTS ma al Governo, che, nella piena assunzione delle proprie responsabilità, si determina sulla base del contesto generale, in ordine ad un quadro di valutazioni più ampie e approfondite. Inoltre - sottolinea Spadafora - il ritardo nella ripresa degli sport di contatto e, in generale dello sport amatoriale di base, rischia di incentivare l'organizzazione spontanea delle attività in piazze, parchi e altri spazi pubblici, senza garantire il rispetto delle regole e il monitoraggio previsto dal Protocollo "Sport di Base" approvato dalla Conferenza delle Regioni, facendo emergere così una certa disomogeneità nelle valutazioni espresse sin qui dallo stesso CTS”.
Tanto è bastato per far prevalere le osservazioni e le tesi esposte nella Conferenza Stato-Regioni dalle Federazioni di tutte le discipline sportive e dagli altri soggetti del mondo sportivo, in un quadro di valutazioni più approfondite che hanno sancito la ripresa in sicurezza degli sport di contatto. Ed ecco allora arrivare il plauso e l’apprezzamento per tale decisione della Federazione Italiana Pallavolo, della Federazione Italiana Pallacanestro e della Federazione Italiana Giuoco Handball che, comunque, vedono prolungata sino al 5 luglio l’attuale versione del protocollo federale per la ripresa degli allenamenti (originariamente valido dal 14 al 24 giugno), salvo diverse comunicazioni da parte delle autorità governative. Il via libera agli sport di contatto in Puglia, che ha tenuto conto della situazione epidemiologica a basso rischio sul territorio, è stato ratificato con l’ordinanza regionale n. 269 del governatore Emiliano, con decorrenza dal 25 giugno.
E’consentito così ai praticanti di pallavolo, calcetto, basket, arti marziali, danza sportiva, pallanuoto e pugilato di poter coltivare la propria passione nel rispetto delle linee guida unitarie ministeriali. Il provvedimento, analogo nei contenuti anche per le regioni Liguria, Abruzzo e per quelle a statuto autonomo, dovrà tener conto delle misure di sicurezza da adottare: distanza di almeno un metro nelle docce e negli spogliatoi, rilevazione della temperatura corporea – ed esclusione dall’attività se si superano i 37,5 °C –, uso obbligatorio della mascherina – tranne quando si gioca – accessi scaglionati per evitare assembramenti in ingresso e uscita. Spetta ora a tutti noi tenere comportamenti responsabili nell’applicazione delle misure anti contagio per poter quanto prima ripartire a regime con tutte quelle componenti, spettatori, clima emozionale e tifo, che sono il sale dell’attività sportiva.
Piero de Lorentis
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