La lingua inglese al Polo 1

Il nostro vivere quotidiano in un mondo ormai globalizzato ha fatto crescere la consapevolezza che oggi è assolutamente necessario apprendere in modo appropriato l’inglese, una lingua che si è imposta sempre di più nella comunicazione internazionale, fino a diventare nell’arco di quest’ultimo trentennio una lingua veicolare, usata cioè quasi ovunque per necessità pratiche di comunicazione da gruppi linguistici profondamente diversi.
Se la necessità di imparare bene l’inglese è avvertita dall’utenza, dalle famiglie e dagli alunni, la necessità di ricercare metodologie sempre più efficaci, al fine di ottimizzarne l’insegnamento, è sentita ancora più fortemente da noi insegnanti, operatori del sapere.
E’ nato così, all’interno del team delle docenti di lingue della Scuola Secondaria Giovanni Pascoli, il progetto di introdurre periodicamente un insegnante madrelingua durante le nostre lezioni, nella convinzione che ciò servirà sia a vivacizzare l’atmosfera in classe innalzando la motivazione e l’interesse degli studenti, sia a potenziare le loro abilità audio orali, in particolare la fluidità del loro parlato.                                                                       
La lingua, per sua natura, è più spesso parlata che scritta, per cui esporre in modo intensivo gli alunni alla lingua parlata da un nativo, da un inglese autentico, è ovviamente molto più proficuo ed efficace perché in questo modo si riescono a percepire tutte le sfumature sonore e le giuste intonazioni nelle varie situazioni, che non potranno mai essere riprodotte da un insegnante italiano per quanto preparato possa essere.
Del resto questa pratica di affiancare all’insegnante curricolare un esperto madrelingua viene effettuata in molti Istituti Superiori e in particolare nei Licei Linguistici, dove è nota l’efficacia di questo approccio e la ricaduta positiva sull’apprendimento.
E’ vero che imparare una lingua è, per usare un’espressione inglese appunto, lifelong learning, perché non si finisce mai di impararla e l’apprendimento dura tutta la vita. Tuttavia, è altrettanto vero che  dovere di ogni docente è porre delle basi solide e fornire agli allievi gli strumenti per costruire il proprio sapere, tanto più quando si lavora con alunni che si preparano a lasciare la scuola media, che stanno per terminare il loro primo ciclo di studi e si apprestano ad affrontarne un altro di gran lunga più impegnativo.

Mercoledì, 16 Dicembre, 2015 - 00:05