La 'Lampada senza luce' è un monumento femminista. In abbandono
Quando il Podestà Domenico Galluccio, che ricoprì questo incarico dal 1927 al 1937, si battè con il Prefetto di Lecce affinchè venisse posizionata, con apposito giardinetto circostante, nella centralissima Piazza Alighieri di Galatina, non immaginava che avrebbe fatto questa fine. Parlo, ovviamente, della "Lampada senza luce" di Gaetano Martinez e lo stato di abbandono nel quale si trova oggi. Con le aiuole piene di erbacce e la fontana senza i propri giochi d'acqua. C'è da chiedersi se una Città d'Arte come Galatina può permettersi di avere un monumento abbandonato a se stesso. Noi, galatinesi, abbiamo l'obbligo morale nel salvaguardare e valorizzare questa Donna.
La "Lampada senza luce" è un monumento femminista e non antifascista come in molti pensano. Difatti in questo nudo di dama Martinez, parlando della tipologia trasse ispirazioni dal Michelangelo dei sepolcri medicei, schiaccia con il piede una testa d'uomo, come emblema in chiave sinbolica, della bellezza e della libertà trionfanti contro l'oppressione maschile. E' da sfatare l'opinione diffusa che quel volto d'uomo possa essere quello del Duce, in quanto fu proprio un uomo del fascio a volere fortemente posizionare la "Lampada senza luce" in Piazza anche contro il volere del clero che la riteneva offensiva al pudore dei cittadini.
Oggi la "Pupa", così chiamata affettuosamente dai cittadini, è un pugno in un occhio al turista di passaggio che porterà con sè questo brutto ricordo. Insomma possiamo permetterci di dare un calcio alla nostra storia?
Galatina è stata fin dal quattrocento una Città d'Arte, infatti essa fu la capitale artistica della Puglia del XV secolo irradiando in tutta la regione una vera e propria scuola pittorica nonchè una nutrita schiera di scultori, architetti e miniatori. Ed è per questo che non possiamo e non vogliamo che l'Arte dei galatinesi sia più calpestata da nessuno.
A questo monumento va ripristinato il suo antico splendore, ridandogli le sue fontanelle e proteggendolo con apposite barriere in ferro, perchè gli animali non lo sporchino e deturpino (animali con quattro e a due gambe).
Seneca diceva: Ars longa, vita brevis ( L'arte ha lunga durata, la vita breve ).
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