Le riprese de “La giraffa senza gamba” si sono concluse domenica 2 luglio, all’apertura del mese più luminoso dell’anno. La facciata della Basilica di Santa Caterina di Alessandria, gli interni di un nobile palazzo seicentesco e le vie del centro di Galatina sono lo splendido scenario del film scritto e diretto da Fausto Romano, vincitore del Bando MigrArti indetto dal MiBACT, Ministero dei beni e delle attività culturali, che ha finanziato il progetto (prodotto da Vincenzo D’Arpe per MaxMan).
Mentre la città si accendeva tra le danze e i fuochi della festa dei Santi Pietro e Paolo, la troupe dava vita alla storia di Salvatore, un uomo anziano, solo e dal pessimo carattere, la cui routine viene improvvisamente sconvolta dal trasloco di una famiglia di senegalesi all’interno del suo palazzo storico. L’inaspettata scintilla che si crea tra Salvatore e Fatima, la bambina di colore che tenta in tutti i modi di attirare la sua attenzione, regala al film un coloratissimo finale a sorpresa.
I volti dei due protagonisti sono quelli di Hana Mengistu Kebede, che a otto anni fa la sua prima, raggiante apparizione cinematografica, e di Pietro Ciciriello, che con la sua bravura anima un personaggio dalle sottili sfumature.
La fotografia del cortometraggio è stata affidata al galatinese Francesco Di Pierro, professionista di fama internazionale, che rinnova la sua collaborazione artistica con il regista dopo il successo di “Cratta”. È proprio strizzando l’occhio al tema della sua prima opera che Romano dice: “Io vivo il cinema come una festa religiosa, dove ognuno ha il suo ruolo: c’è il prete, i chierichetti, la banda, le signore con il rosario, quelli che raccolgono le offerte, e tutti, tutti sono fondamentali”. “La giraffa senza gamba” entrerà nella rosa di film che il Ministero selezionerà per la prossima Mostra del Cinema di Venezia. Un grande traguardo per il futuro del giovane regista!

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