La forza della fede cantata in via Turati

'A Coloro che hanno vinto', l'opera di don Biagio Mandorino, è stata eseguita sul sagrato della Chiesa del Carmine ma "meritava piazza San Pietro"

Almeno cinquecento persone hanno riempito, ieri sera, lo slargo di via Turati davanti alla Chiesa del Carmine per assistere all’opera in cinque atti di don Biagio Mandorino dedicata ai Santi Martiri di Otranto e a Stefano Pendinelli, arcivescovo galatinese ucciso dai turchi in cattedrale. Il titolo “A Coloro che hanno vinto” –ha spiegato don Tiziano Galati, autore dei testi- dice con chiarezza come sia una vittoria morire per la fede”. A sottolineare il doveroso omaggio “al nostro concittadino arcivescovo e martire” è stata Rossella Schirone, presidente di Oikos, centro ecumenico fra gli organizzatori dell’evento. “Quando l’abbiamo vista ad Otranto in prima nazionale –ha detto Antonio De Maria, priore della Confraternita del Carmine”- abbiamo subito pensato che l'opera andava eseguita anche a Galatina. Questa sera quel pensiero diventa realtà”.
In un irreale silenzio la musica struggente ha trasportato i presenti indietro di 534 anni facendo rivivere ad ognuno l’esperienza forte della fede di chi sa che il suo Dio lo salverà, vincendo la morte.
Le coreografie di Emy Ferrero e Renè Andretta sono riuscite a trasformare in movimento le note e a raccontare con il corpo la vita del popolo otrantino.
Ottima, come sempre, la performance del Coro diocesano di cui fanno parte alcuni cantanti galatinesi.
“La avevamo immaginata in piazza San Pietro –ha detto in conclusione Daniela Vantaggiato, assessore alla cultura- perché quest’opera di un orgoglio galatinese, come don Biagio, meritava quel palcoscenico con lo sfondo della nostra Chiesa Madre”. Il grazie di don Pietro Mele, parroco di San Biagio,  “a tutti coloro che si è riusciti a riunire” ha chiuso una serata che “sarà da ricordare e raccontare” (Vantaggiato).

Lunedì, 16 Giugno, 2014 - 00:07

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