La Festa dei Nonni al Centro diurno per le Demenze e l’Alzheimer “Santa Rita” di Galatina

Il 2 ottobre, festa nazionale dei Nonni, il Centro diurno per le Demenze e l’Alzheimer “Santa Rita” di Galatina, in collaborazione con i Centri diurni “L’Aquilone” e “La Bussola”, ha creato per le sue nonne e i suoi nonni, un evento all’insegna del divertimento e della condivisione con la comunità. Si è subito pensato che, per questo particolare giorno, le persone meglio preposte ad intervenire e ad interagire con i nonni non potevano essere altri che i bambini. Sono stati quindi invitati i vari istituti scolastici primari della cittadina. P
rimo Polo e Secondo Polo, con piacere e forse anche con un pizzico di curiosità, hanno accettato di intervenire con gli studenti delle quinte classi. Dopo il primo momento di accoglienza presso il Centro Polivalente “Officine Martinucci” gli studenti hanno potuto fruire di docuvideo su quelle che sono le attività (coltivazione biologica, lavorazione della pietra leccese, sport della vela, danza comunitaria, fisioterapia, vari laboratori manuali) che si svolgono quotidianamente nel centro “Santa Rita”, ed anche nel “L’Aquilone” e “La Bussola”.
Si è cercato, in questo modo, di offrire loro spunti di approfondimento e stimolare l’interesse verso temi che riguardano la società e che non devono mai passare in secondo piano. Si è entrati poi nel vivo della festa partendo con “Giochi di una volta”, quelli in cui si cimentavano i nonni all’aperto e che ora son felici di insegnare e rifare insieme ai bambini. Far assaporare alle nuove generazioni il gusto della semplicità, della fantasia, della complicità e della spensieratezza che è di ogni gioco che non contempla in nessun modo l’utilizzo di oggetti tecnologici. Ultima fase dell’evento: lo sharing di danza per la comunità “Leggerezza” nel quale si è creato un momento di grande commozione nel vedere la dolcezza con cui bambini e nonni interagivano passandosi una piuma di mano in mano, con un soffio, come trasportati dal lento fluttuare di un oggetto quasi etereo. I piccoli studenti si sono dimostrati entusiasti in ogni momento della mattinata, curiosi e pronti a mettersi alla prova in ogni attività proposta, mai un momento di noia. Le insegnanti, emozionate nel vedere come i loro alunni hanno saputo porsi nei confronti di nonni che non conoscevano ed entrando subito in empatia gli uni con gli altri, hanno espresso un giudizio positivo globale augurandosi che questa esperienza si possa ripetere in futuro. Ai nonni è dedicato un giorno dell’anno, bene. Facciamo in modo che questa gratitudine non si esaurisca nell’arco di ventiquattr’ore ma sia costante nel tempo. Non serve niente di eclatante, ma piccoli gesti che dimostrano l’importanza che hanno nella vita di tutti.

Venerdì, 4 Ottobre, 2019 - 00:05