La felicità del dare

Una significativa manifestazione del Polo 2 di Galatina

Nella Bibbia la frase “C’è più felicità nel dare che nel ricevere” nasconde il vero significato del Natale. La carità è un regalo nascosto, anonimo, che non fa clamore, ma suscita in chi la attua una gioia immensa che rende serena la sua anima e lo appaga, perché sa che chi riceverà il suo dono vivrà meglio. Ognuno di noi ha bisogno di ricevere e di dare “carità”, nel senso più stretto della parola: Amore. In occasione del Natale le docenti delle classi quinte dell’Istituto Comprensivo Polo 2 hanno preparato noi alunni in tal senso e la presenza di Don Dario, parroco della Chiesa di San Sebastiano, tra di noi, è stato il momento culminante. I nostri doni, tra cui cibi e giocattoli, hanno “addobbato” non solo il grande albero posto all’ingresso della scuola, ma tutti i nostri cuori.
Che gioia sapere che una nostra piccola “rinuncia” renderà felice un bambino che vive di “rinunce” quasi tutti i suoi giorni. L’aula magna era inondata di buste e cesti straripanti. Il parroco, molto meravigliato e contento, ci ha elogiato per la scelta della frase che accompagnava i doni: “C’è più felicità nel dare che nel ricevere”.
Don Dario ci ha raccontato una bellissima storia: “Un contadino regalò al frate portinaio del monastero un bel grappolo d’uva che egli non tenne per sé, ma lo donò al frate cuoco che a sua volta lo donò al frate superiore. Questo ancora lo regalò a un frate anziano, ammalato. Alla fine l’anziano monaco lo donò al frate portinaio che divise il grappolo in tanti pezzi”. Tutti i frati hanno gioito nel dare e nel ricevere così come, se tutti “condividono” amore, tutti saranno più felici e ricchi dentro.
Nel ringraziarlo per il suo insegnamento lo abbiamo salutato felici dia aver potuto aiutare qualcuno meno fortunato di noi restando nell’ombra: “La carità non si vanta, non fa rumore”.

Benedetta Margari V A Istituto Comprensivo Polo 2 - Galatina

 

Giovedì, 3 Gennaio, 2013 - 00:07

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