La Colacem di Galatina ha riacceso il forno

"Dopo mesi di silenzio “codardo” di chi dice di volersi occupare dei problemi della città"

Dopo quattro mesi di sofferta cassa integrazione, anche a zero ore, tante maestranze hanno ripreso a lavorare nella e per la cementeria di Galatina. Dopo mesi di silenzio “codardo” di chi dice di volersi occupare dei problemi della città, quasi trecento unità lavorative tra interni allo stabilimento e indotto esterno, possono passare una Santa Pasqua con serenità e speranza per un futuro, tentando di immaginarlo sempre aperto.
È doveroso fare una considerazione: in questo tempo di forte crisi economica e soprattutto occupazionale, molti millantatori di professione promettono ciò che non hanno, peggio ancora, quello che non è loro. Promettono lavoro e benessere, “sciacallando” sulla disperazione di chi un lavoro non riesce a trovarlo.
I lavoratori ringraziano l’Arpa, la Provincia di Lecce, i Sindaci impegnati, le varie istituzioni e gli ambientalisti per tutto ciò che già fanno e faranno per il controllo serrato su aria, terra e acqua a garanzia della salute di tutti e degli stessi lavoratori impegnati a verificare la messa in campo di tutte le specifiche soluzioni per migliorare l’ambiente.
La salute innanzi tutto.

Enzo Del Coco

Sabato, 15 Aprile, 2017 - 00:06