"La circonvallazione delle mura Antiche è la più democratica delle soluzioni veicolari"
Caro Direttore, sento il dovere, da Tecnico, di intervenire sul tema della viabilità in Corso Porta Luce per cercare di sensibilizzare meglio gli amministratori di Galatina ed i cittadini tutti sulla gravità e sulle conseguenze derivanti da scelte inopportune. Con l’occasione approfitto per ringraziarti per aver dato giustamente risalto alla notizia, coerentemente col tuo modo sempre attento verso talune problematiche quali l’ambiente, la salute, il patrimonio storico artistico culturale della città.
Riprendendo il tema in argomento vorrei spiegare come la circonvallazione delle mura Antiche della città sia un gioiello di infrastruttura da preservare. L’arteria che cinge il Centro Storico è attrezzata adeguatamente per raccordare ben 34 strade e varchi che sulla stessa si affacciano; nessuna strada ha tanti accessi.
Inoltre, è dotata di tre funzionanti impianti semaforici e di adeguata segnaletica occorrente per avere precedenza su tutti gli altri accessi in modo da poter assicurare un flusso veicolare disciplinato ed ordinato.
La sua lunghezza complessiva non supera i 2 Km e, pertanto, con la semaforizzazione veicolare e pedonale sincronizzata, la si potrebbe percorrere idealmente in meno di 4 minuti con una velocità di 30 Km/ora.
E’ stata definita da un nostro collega “una benedizione”, ed io sono perfettamente d’accordo, ed aggiungo che è la più democratica delle soluzioni veicolari perchè pone tutti allo stesso livello.
Il massimo della funzionalità di una circonvallazione sarebbe la percorrenza in entrambi i sensi di marcia, cosa che a Galatina sarebbe possibile se si consentisse la circolazione a doppio senso anche in via Turati; basterebbe eliminare qualche parcheggio nei restringimenti ed eventualmente semaforizzare dove occorre.
Intanto così non è; pertanto, l’unico senso di percorrenza completo della circonvallazione resta quello antiorario, ossia in uscita da corso Porta Luce.
Osserviamo adesso cosa accadrà quando verrà impedita l’uscita da corso Porta Luce. Di fatto verrà vanificata la funzione primaria dell’arteria, ossia quella di uno scorrimento ciclico intorno alle mura, con le seguenti conseguenze:
- Trovando chiuso corso Porta Luce in uscita il traffico sceglierà altre soluzioni che, badate bene, qualunque esse saranno non potranno mai essere agevoli ed attrezzate come la circonvallazione (nessuna altra arteria alternativa gode delle priorità e delle precedenze della circonvallazione).
Pertanto, in virtù dell’inevitabile allungamento dei percorsi e del prevedibilissimo rallentamento veicolare su strade non idonee ad una intensificazione del traffico, si avrà un immancabile allungamento dei tempi di percorrenza con la conseguenza che L’INQUINAMENTO ATMOSFERICO VEICOLARE CRESCERA’ a livelli pericolosi; e con esso crescerà il disagio dei cittadini e peggiorerà la salute degli stessi. In via Siciliani poi, in pieno Centro Storico, è facilmente immaginabile il danno al patrimonio architettonico artistico che verrà arrecato.
- Ma osserviamo anche l’impatto dal punto di vista commerciale. Il centro di una città è, giustamente, quel luogo fisico che assomma una grandissima quantità di funzioni e servizi.
E’ indubbio che, a Galatina, La Lampada senza Luce del Martinez ne individua il Centro perché, in effetti, è tutto intorno ad essa, da Piazza San Pietro a Piazza Alighieri, da Via Principe di Piemonte a Corso Porta Luce, che si articolano una moltitudine di attività e servizi.
La fruizione e la funzionalità di tutte le attività, nessuna esclusa, è legata alla comoda accessibilità veicolare ed alla possibilità di sosta; entrambi i servizi a Galatina sono, sino ad oggi, assicurati sia dalla circonvallazione sia dai parcheggi presenti in zona, comprendendo anche Piazza F. Cesari.
Per far diventare un “centro” meno “centro” basta creare qualche disagio e la fruizione, invece di essere incoraggiata, sarà decisamente scoraggiata. Questo significa che, nel tempo, verranno perduti una moltitudine di fruitori ed acquirenti con una lenta ed inesorabile desertificazione delle attività.
- Ed ancora, dal punto di vista della sicurezza è noto che da un centro dove si verifica una alta concentrazione veicolare deve essere consentito il deflusso agevole e rapido mentre l’accesso può essere anche rallentato; chiudendo Corso Porta Luce in uscita si verificherà esattamente il contrario.
Caro Direttore, per tutto quanto innanzi, oltre a pubblicare la presente se lo riterrai utile vorrei esortarti, vista la gravità della situazione, a porre in essere ogni iniziativa (ad esempio una raccolta firme on-line) per scongiurare una iattura del genere.
Nello stesso tempo chiedo al Sindaco Montagna, all’Avv. Tempesta, all’Avv. Sabella di volerci ripensare e di non ascoltare taluni “ignoranti” (nel senso letterale del termine) i quali ignorano che ad essere danneggiati, oltre tutta la città, saranno principalmente loro stessi.
A chi si pone superficialmente, infine, ricordo che certi esperimenti producono danni a volte irreparabili; Galatina questo non lo merita.
Distinti Saluti
Alessio Filieri
Gentile Ingegnere, se mi consente, aggiungerei Roberta Forte, assessore all'Ambiente, e Daniela Vantaggiato, assessore alla Cultura, all'elenco di coloro che farebbero bene a riflettere prima di dare il via alla famigerata delibera 147 del 24 maggio 2016. Rimaniamo, comunque, in attesa di conoscere motivazioni del provvedimento giuridicamente degne di questo nome. Il generico riferimento a non meglio specificati commercianti e associazioni dei medesimi è decisamente inconsistente. I tre avvocati presenti in Giunta non hanno probabilmente letto il testo della delibera prima di approvarla. Ricambio i Suoi graditi saluti. (d.v.)
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