"La chiusura al traffico dei centri storici è un segno di civiltà"
Gentile direttore, la chiusura del centro storico è questione annosa e riguarda oltre che la sensibilità di ognuno anche aspetti commerciali di non poco conto. Vorrei intanto ricordare che l’ordinanza Commissariale prevedeva alla data del 1 ottobre la totale riapertura al traffico del centro storico.
L’ordinaza a firma Dott. Antonio Orefice ha una matrice política di cui, come assessore al ramo, mi assumo la responabilità. Nel farlo, sarà opportuno ribadire alcune considerazioni che pongono in primo piano la temporaneità della decisone che scade il 7 dicembre p.v.. La data non è casuale in quanto, facendo riferimento ad una prassi consolidata, dal giorno 8 dicembre si fa partire il período delle festività Natalizie ( in effetti da qualche anno già prima si respira un’aria prenatalizia).
Dal giorno 8 dicembre al giorno 6 gennaio 2018 ci sarà quindi una diversa e più restritiva articolazione della chiusura al traffico che non potrà non tenere conto delle manifestazioni, del maggior flusso di persone e del desiderio di riappropiarsi della bellezza dei luoghi e del piacere di stare insieme in contesti pubblici.
Magari potremmo permettere solo alla slitta di babbo natale il parcheggio in seconda fila per gustare un buon caffè.
In questa fase transitoria (fino al 7 dicembre) studieremo, contestualmente ad altre iniziative una soluzione di chiusura al traffico nel centro storico proiettata su due periodi dell’anno, individuati dal cambio dell’ora solare. E’ naturale pensare che la chiusura domenicale sia un dato acquisito.
Valuteremo quindi, nuovi e diversi criteri di assegnazione dei pass di accesso alla ZTL. Seguendo il regolamento formulato durante la gestione commissariale, ad agosto 2017 erano stati concessi 1568 permessi di accesso suddivisi tra sette tipologie diverse.
Per fare un esempio indicativo il numero dei contrassegni tipo R RESIDENTI/RICHIEDENTI era di 644 e quelli tipo TS TRANSITO E SOSTA destinati a :”persone fisiche titolari o dipendenti di attività produttive site all’interno della ZTL o non residenti che dispongono di rimessa o posto auto interno in area privata”, erano 460.
Se i pochi stalli presenti nel centro storico sono occupati dalle auto degli operatori commerciali ( e loro collaboratori) mi sfugge la necessità di tenere aperto al transito il centro storico, a meno che non si faccia del parcheggio in seconda fila (o ovunque capiti) un diritto acquisito per nascita.
Proporrò una drastica riduzione dei criteri di rilascio dei pass, fatte salve ovviamente tutte le situazioni di diritto e di buon senso. Tale riduzione implicherà anche che i componenti la giunta, il consiglio comunale, ed i dipendenti comunali non potranno ottenere il pass di transito e sosta.
Altro aspetto che sarà valutato è quello dei parcheggi che insistono su piazza San Pietro, nonchè quello della viabilità dentro ed intorno al centro storico.
Questo sarà anche frutto del confronto con i tecnici degli uffici comunali.
La terza commissione consigliare (componenti: Patera – presidente - Carrozzini, , Prastano, Sabato, Tundo) ha già iniziato ad approfondire l’argometo relativo alla ZTL e da quel confronto político potranno giungere interessanti proposte da condividere, come anche dalle osservazioni dei residenti, degli operatori economici.e cittadini tutti.
E’ evidente che l’interesse generale dovrà prevalere su quello particolare e non potrà prescindere da una linea che la storia recente ha tracciato e che vede la chiusura al traffico nei centri storici come un elemento di civiltà.
L’impegno preso in campagna elettorale di una graduale chiusura al traffico non deve essere confuso con una disponibilità alla riapertura nella prospettiva del “poi vediamo che succede”.
Questa fase, lo ripeto, è transitoria e serve a lavorare su più fronti contemporaneamente, anche sulla viabilità interna al centro storico, laddove esista la possibilità di disincentivare un transito non necessario.
Se si dovesse seguire il criterio di chi afferma: “prima animate e fate aprire i negozi e poi chiudetelo al traffico”, bisognerebbe intervenire partendo proprio da Piazza San Pietro, in cui la concentrazione di esercizi commerciali imporrebbe una chiusura totale al traffico e l’abolizione completa dei parcheggi. Ma questo, come abbiamo detto in campagna elettorale, è un punto di arrivo.
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