La Chiamata della Madonna. Un dolore che si fa speranza
"Aveva accolto suo Figlio nel grembo per farlo nascere. Lo accoglie di nuovo quando 'tutto è compiuto' affinché si realizzi la nostra salvezza". Il simulacro settecentesco della Vergine dei Sette Dolori si staglia sull'altare della Chiesa Madre mentre don Pietro Mele, Parroco di San Biagio, offre parole di dolore e di speranza ai tanti fedeli accorsi in Chiesa Madre per la tradizionale "Chiamata della Madonna".
Lo sguardo umido e rattristante di quel Volto in cartapesta che da trecento anni induce i galatinesi al pianto anche ieri sera ha compiuto il miracolo del costringere tutti i presenti a rimanere in silenzio per riflettere, rientrando in se stessi, alla ricerca di un motivo di gioia nel dolore che dura tre giorni.
La Via Crucis, guidata da don Aldo Santoro, si conclude come ogni anno al Calvario e l'appuntamento è per le ore 6 del Sabato Santo quando l'intera città seguirà in processione il Figlio e la Madre nella certezza della domenica di Resurrezione.
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