La 'Chiamata della Madonna'

Per la prima volta ha partecipato in forma ufficiale una rappresentanza dell'Amministrazione comunale di Galatina

"Ecclesìa ed agorà. Per la prima volta alla Chiamata della Madonna partecipa una rappresentanza dell'Amministrazione comunale". Monsignor Aldo Santoro, parroco della Chiesa Madre, dà la notizia all'assemblea dei fedeli che ha appena accolto la statua della Vergine dei sette dolori portata a spalla ed accompagnata dai confratelli e dalle consorelle dell'Arciconfraternita a lei intitolata.
Nel primo banco di destra ci sono Maria Giaccari, vicesindaco, con la fascia tricolore, Nico Mauro, assessore, e Alessio Prastano, consigliere comunale, poi raggiunto dal collega Alberto Vergine. Padre Dom, sacerdote brasiliano, incaricato della 'chiamata', fa una riflessione che lascia storditi. "Quando il soldato romano lo colpì con la lancia -dice- Gesù non soffrì. Era già morto. Stabat mater. Fu la Madonna in piedi sotto la croce, con Giovanni, il discepolo prediletto che era lì in rappresentanza di tutti noi, a provare l'indicibile dolore della Madre che perde il figlio".
La strada fino al Calvario è sferzata da un vento gelido ma sono tante le persone che percorrono la Via Crucis pregando e preparandosi alla processione della Desolata e del Cristo Morto che puntualmente, alle 6 del mattino di Sabato Santo, partirà da piazza Alighieri.

Sabato, 31 Marzo, 2018 - 00:10

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