La campagna elettorale si infuoca. Apollonio Tundo attacca l'Udc. Mario Mele annuncia un comizio per domenica. Ed arriva la replica di Lilli Villani
Continuano le prese di posizione sulle modalità di nomina degli scrutatori. "Lo slogan “LA BUONA POLITICA ORA” esprimeva sin dalla campagna elettorale -scrive Apollonio Tundo, segretario di Rifondazione Comunista- quella che sarebbe stata l'azione politica dell'Amministrazione Montagna. La Coalizione di centro-sinistra, il Partito di Rifondazione Comunista attraverso il suo rappresentante in commissione elettorale Luigi Longo, ha voluto garantire trasparenza ed equità nella nomina degli scrutatori per le prossime elezioni politiche adottando il metodo del sorteggio pubblico. Tale modalità è una pratica che ogni buona amministrazione comunale dovrebbe garantire per dare trasparenza ed eguali opportunità ai
cittadini. La nomina degli scrutatori avvenuta da parte della Consigliera di minoranza Pasqualina Villani, componente UDC, attraverso la solita (...) spartizione a beneficio di parenti, amici e
amici degli amici, per Rifondazione Comunista offende e mortifica questa Città. Rifondazione Comunista esprime tutto il dissenso per le modalità clientelari che l'UDC continua a perpetuare
anche durante i lavori della commissione elettorale. Invitiamo dunque i Cittadini a riflettere al fine di dare sostegno alle nostre azioni volte alle pari opportunità ed alla trasparenza".
Dal canto suo Mario Mele, segretario del PD galatinese, annuncia per domenica alle ore 11, in piazza Alighieri, il comizio di apertura della campagna elettorale che sarà tenuto da Sandra Antonica, Cosimo Durante e Pier Luigi Bianco.
“Siate seri. Galatina merita altro”. Con questo imperativo Lilli Villani, capogruppo Udc in Consiglio comunale a Galatina, richiama i colleghi consiglieri -si legge in un comunicato diffuso in serata-per le scelte e le prese di posizione sulla questione della nomina degli scrutatori. “Sono stata criticata per aver indicato una rosa di scrutatori, così come prevede la legge, – precisa la capogruppo Udc, Villani – scegliendo tra chi non ha lavoro. Penso che sia una scelta sacrosanta, specie in questo periodo di dura crisi economica. Ma in Commissione elettorale hanno preferito sorteggiare e per far questo hanno forzato le procedure previste dalla legge agendo in modo poco chiaro e trasparente. Hanno deciso di sorteggiare gli scrutatori pescando da un elenco da cui sono state eliminate tutte le persone che hanno già prestato questo servizio. Tutto questo è stato fatto senza coinvolgere tutti i componenti della Commissione elettorale: personalmente ne sono venuta a conoscenza solo oggi”.
La capogruppo Udc, Lilli Villani, sottolinea lo sconcerto per il modo in cui è stato compilato l’elenco degli scrutatori e domanda al consigliere comunale della Casa delle Civiche, Marcello Amante, come mai si è appassionato per il sorteggio considerando che quando si trattava di incarichi nelle istituzioni o negli enti pubblici destinati alla sua persona non abbia avuto da ridire sulla nomina politica: la Csa valga per tutte.
"Nel rimettere i puntini al loro posto -sottolinea la nota fatta pervenire agli organi di informazione- la consigliera Villani tiene a mettere l’accento sulla scarsa coerenza del consigliere comunale Pd, Luigi Lagna: “Il consigliere forse viene tradito dalla scarsa memoria. A Collemeto, in occasione di un’assemblea sul megaparco, si è prodigato a spiegare a tutti che lo ritiene un’occasione da non perdere e da lui sempre sostenuta. Ebbene nel 2004 per rispondere a logiche politiche da prima repubblica non si è presentato nel Consiglio comunale che doveva deliberare sull’argomento e oggi – ingannando i collemetesi – in Consiglio comunale ha chiesto il ritiro della delibera “perché vorrei far notare che mancano proprio le basi e le condizioni per voler impiantare qualsiasi tipo di discorso, qualsiasi, volto a dare alla Giunta un indirizzo. Giunta che dovrebbe oggi prendere atto della decisione del Consiglio e dovrebbe sottoscrivere un protocollo, non si sa con chi, non si sa per cosa e non si sa con quale fine di utilità pubblica, ad oggi”".
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