La ASL Lecce dalla parte delle donne
Dalla parte delle donne. La Salute delle Donne è al centro della 2^ Giornata Nazionale voluta dal Ministero della Salute e che si celebra il 22 aprile 2017: giorno della nascita di Rita Levi Montalcini, scienziata e Premio Nobel per la Medicina.
ASL Lecce, sensibile e attenta alle diverse sfumature legate alla salute delle donne, ha presentato stamattina in Direzione Generale le iniziative in programma dal 18 aprile al 3 maggio: incontri, percorsi, screening, attività informative e di prevenzione.
Un impegno che Asl Lecce ha sviluppato in diverse direzioni. A partire dal percorso Linfedema e dalla connessa Riabilitazione, curati dal dr. Giancarlo Zà, dal dr. Antonio Antonaci e dalla fisiatra Daniela Greco, e racchiusi in un bell'opuscolo illustrato (con i disegni degli artisti Valentina D'Andrea e Daniele De Paola, che hanno collaborato gratuitamente). Quaranta pagine per accompagnare nel percorso post-malattia le donne che hanno subito una mastectomia, in modo da uscire serenamente da una dolorosa esperienza.
Fondamentali, poi, i percorsi di prevenzione. Con un focus sulla frattura del femore, nel quadro più ampio dell’Osteoporosi, descritta dal dr. Fabio Musca (direttore Geriatria Po Galatina) come una malattia ‘sociale’ che colpisce l’Italia in modo particolare, essendo nella top ten dei dieci paesi ‘più vecchi’ del mondo, e soprattutto le donne, che costituiscono l’80 per cento della popolazione colpita. Quindi lo Screening mammografico e la Senologia, su cui ASL Lecce ha lavorato in profondità. Il nuovo modello di Senologia, infatti, è il risultato virtuoso della collaborazione – come spiegato da Rita Tarantino, referente del Tavolo tematico Senologia del Comitato Consultivo Misto - tra esperti Asl e associazioni che riuniscono volontari e pazienti, capace di abbattere drasticamente le liste d'attesa (il primo accesso è possibile entro 10 giorni) con agende mirate e percorsi specifici per le donne in età da screening (50-69 anni) e per tutte le altre, comprese le donne detenute nella Casa circondariale di Lecce.
A seguire, il Percorso Materno-Infantile illustrato dalla sociologa Anna Grande, in servizio presso il Distretto di Lecce. Un progetto di sistema che interviene su tre grandi linee: il “Percorso nascita” di assistenza alla gravidanza (per il quale si stanno elaborando i risultati di un’indagine svolta sulle partorienti dei punti nascita di tutto il Salento); lo screening per la prevenzione del tumore della cervice uterina; il “Programma Adolescenti”. Un’architettura nuova basata sugli studi del prof. Michele Grandolfo, “padre” del Progetto Obiettivo Materno Infantile (POMI), che Asl Lecce ha fatto propria e sta trasformando in indirizzi operativi.
Il programma sarà poi chiuso con una giornata finale imperniata sulla Medicina di genere, cui la Asl ha dedicato un Tavolo ad hoc composto da esperti interni ed esterni (CNR, Università, Ordine dei Medici, Consigliera di Parità Regione Puglia). «Per far comprendere - ha detto il Direttore Generale Silvana Melli – che la donna non è una “copia” dell'uomo e che le patologie, così come le terapie, hanno caratteristiche ed effetti diversi a seconda che riguardino un uomo oppure una donna». Con una conseguenza importante, che è il messaggio di fondo proprio della “medicina di genere”: «Gli uomini e le donne, pur essendo soggetti alle medesime patologie, presentano sintomi, progressione di malattie e risposta ai trattamenti molto diversi tra loro. Ed è compito di chi si occupa di Sanità capire i meccanismi attraverso i quali le differenze legate al genere agiscono sullo stato di salute e, di conseguenza, adeguare e personalizzare i percorsi terapeutici, offrendo allo stesso tempo servizi territoriali e ospedalieri integrati e in grado di lavorare in sinergia oltre che in continuità».
Il tema della differenza di genere, del resto, è storia molto recente. Il Ministero della Salute ha riconosciuto negli ultimi anni che la “medicina tradizionale ha subito una profonda evoluzione attraverso un approccio innovativo mirato a studiare l’impatto del genere e di tutte le variabili che lo caratterizzano (biologiche, ambientali, culturali e socio-economiche) sulla fisiologia, sulla fisiopatologia e sulle caratteristiche cliniche delle malattie”. La stessa Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha sottolineato l’importanza della attenzione al genere nei ruoli e nelle responsabilità delle donne e degli uomini, nell’accesso alle risorse, nella diversa posizione sociale e nelle regole sociali che sottendono e governano i loro comportamenti.
Uno scenario che chiama le istituzioni regionali, ha aggiunto Paolo Povero dirigente Ares Puglia (salutando a nome del Presidente Michele Emiliano), a perseguire “l’obiettivo di creare percorsi condivisi e omogenei”, in particolare sulle patologie cardiovascolari, l’endometriosi e la procreazione medicalmente assistita (quest’ultima in fase di accreditamento delle strutture pubbliche e private); e quelle sanitarie come la ASL, ha concluso il Direttore Sanitario Antonio Sanguedolce, «ad uno sforzo ulteriore nel campo dell’appropriatezza terapeutica, rafforzando nella propria programmazione sanitaria l'attenzione al determinante di genere, così come al concetto di “centralità del paziente” e di “personalizzazione delle terapie”». Alla presentazione, infine, sono intervenuti il Direttore Amministrativo ASL Lecce, Antonio Pastore, la dr.ssa Fulvia Scrimieri dirigente medico in servizio presso la Direzione Sanitaria, ed Elena Olgiati, estetista Apeo che opera all’interno dello Spazio Benessere del Polo Oncologico, un servizio innovativo per curare anche l’estetica delle pazienti oncologiche.
Le iniziative in programma in occasione della 2^ Giornata Nazionale della Salute delle Donne
- Nella settimana dal 18 aprile 2017 al 21 aprile 2017 gli ambulatori della Struttura Sovradistrettuale della Riabilitazione (diretta dal dr. Antonio Antonaci) dedicati alla riabilitazione nella post-mastectomia delle sedi di San Cesario (Polo Riabilitativo 1° piano), di Maglie (ex P.O. 4° piano) e di Gagliano del Capo (ex P.O. 1° piano) saranno aperti, dalle ore 9 alle ore 13, a tutte le donne interessate al problema. Le fisioterapiste saranno a disposizione per fornire consulenza ed informazioni. Nella giornata di sabato 22 aprile è poi prevista l'apertura straordinaria degli stessi ambulatori riabilitativi dalle ore 9 alle 12,30.
- 25 aprile 2017 – Castello Carlo V Lecce ore 18,30 – Evento “Prevenzione e Salute Donna: stato dell’arte”, a cura della dr.ssa Maria Lucia Santoro, con la collaborazione di Colsan srl, Associazione Italiana Donne medico e ISTES.
- L'associazione APMAR, del Comitato Consultivo Misto, dedicherà la mattinata del 2 maggio 2017 allo screening per le patologie reumatiche nel Poliambulatorio di Casarano (a cura del dr. Carlino), con l’effettuazione anche di capillaroscopie ed ecografie
- 2 maggio 2017 – Il Consultorio di Galatina, referente dr.ssa Luigia Campa, sarà a disposizione per una Giornata di accesso diretto per informazioni sul servizio e visita.
- 2 maggio 2017 ore 9-12 - “Il benessere della donna: un universo complesso” - sala riunioni direzione sanitaria Ospedale “Vito Fazzi”. L’incontro è curato dalla U.O.C. di Ostetricia e Ginecologia del P.O. “V. Fazzi”, in collaborazione con il Servizio di Psicologia Ospedaliera.
- La Reumatologia del polo riabilitativo dell'Ospedale “Vito Fazzi” a San Cesario, diretta dal dr. Maurizio Muratore, attiverà un'azione di sensibilizzazione del rischio fratturativo secondario all'osteoporosi sottoponendo, chi lo desiderasse, ad uno screening mediante un algoritmo “DE FRA” che consentirà di individuare i soggetti a rischio fratturativo. Sarà possibile sottoporsi a screening il 3 maggio 2017 dalle 9 alle 12,30.
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