"La Asl ha impegnato 443mila euro per apparecchiature elettromedicali per il carcere"

Si fa seguito all'articolo del Corriere del Mezzogiorno del 01/09/2015 a titolo "Nuovi strumenti per il carcere, ma gli eurofondi sono inutilizzati" per precisare che ad oggi l'Asl Lecce ha deliberato l'acquisto su piattaforma elettronica regionale in attrezzature ed elettromedicali per più di 400mila euro, da destinare alla Casa Circondariale di Lecce.  Con delibera 1277 del 24/08/2015 e con delibera 1281 del 28/08/2015 sono stati banditi rispettivamente 171mila euro e 192mila euro in acquisti finanziati da fondi europei FESR. Gli importi banditi sono al netto dell'IVA che concorre per il 22% e porta l'impiego dei fondi a 443mila euro circa.
Gli acquisti in oggetto sono stati effettuati a valere su un finanziamento di 500mila euro deliberato dall'Asl Lecce ad agosto 2014 e giungono in istruzione solo ora a causa della mole di procedure di acquisto da espletare in rapporto alla progressiva riduzione quantitativa per quiescenza degli uffici amministrativi.
La piattaforma elettronica Empulia garantisce acquisti rapidi e si è abbondantemente nei tempi per l'impiego dei fondi che verranno utilizzati interamente. Il fabbisogno della Casa Circondariale ammontava in realtà a quasi settecentomila euro e ne è stata finanziata soltanto una parte per coprire anche altre progettualità aziendali, ma il nuovo Piano FESR che la Asl consegnerà all'Assessorato Regionale al Welfare entro il 7 settembre prossimo completerà le necessità.
"Quello del ritardato utilizzo dei fondi di finanziamento è stata la prima criticità riscontrata al mio insediamento all'inizio dell'anno - dice Giovanni Gorgoni, direttore generale della Asl Lecce - e ampiamente illustrata in precedenti passaggi di stampa. Sui ritardi influisce certamente una mancata definizione delle priorità di acquisto, indipendentemente dalle fonti di finanziamento, e il drastico ridursi per il blocco del turn over delle professionalità quantitativamente e qualitativamente aggiornate sulle normative di acquisto e sull'evoluzione dei mercati del biomedicale. Proprio in questi giorni stiamo riaggiornando l'Albo di tecnici esterni da coinvolgere per supportare procedure di acquisto e cantieri di lavori".
"Magari gli istituti penitenziari avessero bisogno soltanto di attrezzature - continua Gorgoni - in realtà necessitano di adeguata ed equa assistenza sanitaria, finora piuttosto lacunosa; è per tale motivo che a fine giugno abbiamo promosso la riedizione di un protocollo assistenziale per i detenuti fermo al 2011 e che contenesse per la prima volta in dettaglio, di concerto con il carcere, le necessità socio-sanitarie che la Asl deve soddisfare. Il protocollo d'intesa, terminato in bozza a fine agosto, sarà discusso i prossimi giorni con l'Amministrazione Penitenziaria".

Giovedì, 3 Settembre, 2015 - 00:04