Jovanotti a Bari, c'ero e l'ho visto dal vivo
Un’enorme astronave ipertecnologica dagli effetti audio-video sorprendenti, un palco che occupa mezzo stadio, uno spettacolo per tutte le età. Un tizio dalla faccia simpatica che balla e corre per due ore e mezzo su un palco che sembra un circuito in mezzo alla gente. Un viaggio musicale tra canzoni “maggiorenni” e neonate, superclassici che a tutti è capitato di canticchiare e bombe emozionali da un milione di watt che ti mettono il fuoco dentro.
Tre opzioni di visione :
- DA VIVO, guardando il tizio e tutto il resto con occhi sgranati e sorriso compiacente;
- SUI 3 MEGASCHERMI, ad alta definizione ed enormi, roba da contare i bottoni sulla giacca del Jova;
- SUL TELEFONINO, da tenere in alto con una o due mani a seconda del grado di “tremolizzo” delle stesse, possibilmente giocherellando con lo zoom o altri effetti dei super telefoni.
Mentre io e qualche altro Homo Allanticas (quelli che “ci piace” guardarci negli occhi) ci godevamo spensierati lo spettacolo, tra gli spalti si consumava una guerra a colpi di click per arrivare primi a postare sui Social Ntw i video e le foto della serata. Un concerto, uno spettacolo, una supermegafesta.
Un bellissimo spreco di tempo.
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