Ispezioni e multe della Guardia Costiera a tutela del mare
Le ottime condizioni meteo marine degli ultimi cinque giorni hanno indotto molti pescatori professionali e sportivi ad intensificare le proprie battute di pesca, utilizzando talvolta tecniche ed attrezzi non consentiti, che sono stati oggetto di verifica da parte dei militari della Guardia Costiera del Compartimento Marittimo di Gallipoli impegnati sia in mare che a terra.
In particolare è stato sorpreso alle prime luci dell’alba, un diportista che navigava a motore all’interno della zona “A” di riserva integrale dell’Area Marina Protetta di Porto Cesareo, probabilmente con l’intento di utilizzare attrezzi per la pesca illeciti, il quale, appena accortosi dell’arrivo della motovedetta, si è dato alla fuga con la sua imbarcazione tentando di sottrarsi all’ispezione. Lo stesso è stato fermato dalla motovedetta e successivamente identificato da una pattuglia a terra della Guardia Costiera per i successivi atti di polizia giudiziaria a suo carico.
Il diportista è stato deferito all’Autorità Giudiziaria, sia per aver effetuato l’accesso in un tratto di mare interdetto a qualsiasi attività antropica, sia per aver commesso atti di resistenza contro una motovedetta della Guardia Costiera.
Sul versante Adriatico, oltre ad un sequestro di circa un km di rete da posta non etichettata e non segnalata, che di fatto costituiva un serio pericolo per la sicurezza della navigazione, sono stati sanzionati due motopescherecci, uno per aver violato l’ordinanza di interdizione di uno specchio acqueo interdetto al transito, l’altro per aver interrotto il segnale di controllo satellitare della posizione e delle attività di pesca in generale.Tale sistema denominato “blue box” ed installato sui pescherecci, qualora spento, non consentirebbe di monitorare le attività di pesca eludendo di fatto i controlli svolti quotidianamente in remoto dagli operatori di servizio nelle sale operative.
Ad entrambi i comandanti dei rispettivi motopesca è stata comminata una sanzione amministrativa dell’ammontare di 4.000 euro nonché l’assegnazione dei punti sia al titolo professionale del comandante sia alla licenza di pesca.
Infine, dopo aver comminato una multa di 2.000 euro a due venditori abusivi di Gallipoli, sono stati sequestrati e reimmessi nel proprio habitat naturale, oltre 300 esemplari di riccio di mare, in quanto abusivamente pescati (poiché eccedenti i 50 al giorno consentiti) e commercializzati (poiché provenienti da pesca sportiva).
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