Introna: "Renzi venga in Puglia a parlare di energia"
Un franco confronto sul futuro energetico del Paese, d’estate, in una serata pugliese: è l’invito che il presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna rivolge al premier Matteo Renzi. “Presidente, parlerà certo di energia e ambiente in Europa, ma venga a farlo anche in Puglia, sulle nostre spiagge, in una serata davanti al mare pulito, Adriatico o Ionio. Ha solo l’imbarazzo della scelta: abbiamo 740 chilometri di coste, premiate con tante Bandiere Blu di eccellenza. Sono quelle la nostra energia”. Un’occasione potrebbe essere Maraviglioso, Festa del pesce e Palio del Mare, in programma a Polignano dal 22 al 24 agosto.
La dichiarazione del presidente Introna segue l’intervista di un quotidiano nazionale, nella quale il primo ministro ha lamentato i ritardi del Paese. “È impossibile andare a parlare di energia e ambiente in Europa – ha detto - se nel frattempo non sfrutti l’energia e l’ambiente che hai in Sicilia e in Basilicata. Io mi vergogno di andare a parlare dell’accordo Gazprom o di South Stream, quando potrei raddoppiare la percentuale del petrolio e del gas in Italia e dare lavoro a 40mila persone e non lo si fa per paura delle reazioni di tre, quattro comitatini”.
“Potrà verificare di persona, signor presidente – continua Introna – quanto sia giustificato difendere dalle torri petrolifere il nostro oro blu. Potrà incontrare i pescatori di Molfetta, Mola, Monopoli che rappresentano tutte le marinerie pugliesi e un’economia sostenibile che deve poter contare sulla qualità dell’ecosistema mare-territorio. Potrà giudicare quanto sia legittima la preoccupazione di veder incombere tante piccole Costa Concordia al largo di quei grandi tesori che sono i litorali pugliesi”.
La bellezza delle coste e la balneabilità delle acque, certificate ogni anno da un crescente numero di “Bandiere Blu” e di “5 Vele”, consentono alla Puglia di veder crescere costantemente il fatturato turistico, conquistando nuove quote di mercato internazionale, nonostante la crisi.
“Venga ad ammirare la trasparenza dei due mari: anche questo è un fattore economico, al servizio del Mezzogiorno e del Paese. Venga a parlare con i ‘comitatini’, che da noi sono la Puglia intera: sono un Consiglio regionale compatto sulla difesa ambientale, sono i Comuni, sono le forze sociali e produttive, le associazioni, i movimenti spontanei, gli studenti, i cittadini, gente per bene”.
Mentre si fa intenso il pressing sui fondali – dopo le nuove istanze della GP per prospezioni tra Molfetta e Brindisi e le autorizzazioni del Ministero nello Ionio calabrese – Introna rilancia l’invito a tutte le Regioni a rilanciare le proposte di legge alle Camere per lo stop agli idrocarburi in tutti i mari italiani. “I territori chiedono sviluppo sostenibile. C’è un’economia del mare che senza aggredire l’ambiente può continuare a sostenere la crescita: con la pesca, il cabotaggio marittimo, il diporto nautico, il turismo, la balneazione, l’alimentazione e la gastronomia basata sui prodotti sani del mare. Le nostre coste apprezzate da tutti non meritano l’incubo di scheletri di metallo e chiazze nere di residui oleosi”.
La Puglia, ricorda il presidente Introna, non è indifferente alle esigenze energetiche del Paese, al quale garantisce la fornitura elettrica prodotta dalle centrali ENEL, che bruciano materiali fossili a Brindisi e Taranto, e quella assicurata dall’eolico e dal fotovoltaico, che fanno della Puglia la regione leader per le energie rinnovabili. “Questo contributo maggioritario al fabbisogno energetico nazionale e la nostra intransigente difesa del mare ci spingono a anche a chiederle, presidente, di voler sollecitare nel semestre italiano una moratoria ‘NO petrolio’ in tutta Europa, perché non sia più lecito nelle acque croate quanto è vietato in quelle italiane”.
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