"Indicate le soluzioni! I problemi li conosciamo già"

Gentile Direttore, Galatina è ormai da settimane in piena campagna elettorale. Agli angoli delle strade, nei bar, sui social e nelle piazze e piazzette di ogni parte della città non si fa altro che parlare di politica ed elezioni amministrative. Sembra l’antica Grecia, ma c’è una grandissima differenza e soprattutto un enorme problema: non si fa altro che parlare male delle precedenti amministrazioni, delle condizioni in cui riversa la Pupa, del Cavallino Bianco, della palestra chiusa, dell’incarico dato a quella ditta piuttosto che ad un’altra, della pista ciclabile e dei parcheggi selvaggi in Piazza San Pietro. Tutte cose che ormai i galatinesi conoscono benissimo, che nessuno ha mai risolto e per le quali si ricorderanno nel seggio elettorale.
Nessun politico, o presunto tale, si preoccupa di dire come risolverà i problemi, con quali risorse economiche ed umane, e soprattutto con quali tempi. Possibile che coloro che siederanno sugli scranni in Consiglio comunale non abbiano argomenti validi, seri ed interessanti da proporre a noi cittadini, anziché le solite menate sulle precedenti amministrazioni?
Discorsi privi di contenuti concreti, che riflettono il livello politico galatinese e dei suoi rappresentanti: un gruppo di anonimi “politici”, criticoni (settimane fa litigavano ed oggi sono insieme) ed incapaci di far rinascere Galatina dalle sue ceneri. E questo mentre altri paesi ci sorpassano e diventano i nuovi punti di riferimento per il territorio salentino, considerando Galatina un serbatoi di voti utili esclusivamente ai loro fini.
Suggerirei quindi agli “statisti nostrani” di cambiare argomenti e di parlare di soluzioni, non di problemi. Suggerirei anche di elaborare un programma elettorale con obiettivi certi e valutabili, perché fino ad oggi i programmi elettorali sono stati astratti, come astratte sono state le azioni degli amministratori.
Gli obiettivi certi e valutabili serviranno a noi cittadini, alla fine del prossimo mandato (se mai il futuro sindaco riuscirà ad arrivare alla fine) a valutare l’operato dell’amministrazione. E non come successo in precedenza, quando gli ex amministratori parlavano di obiettivi raggiunti pur davanti a sconfitte oggettive (vedi la raccolta differenziata, con un servizio a detta di molti non migliorato e con il centro storico lasciato nelle mani di vandali e “teppisti” e senza una politica di riqualificazione seria. Per non parlare delle inutili feste in Piazza San Pietro, che creano solo disagio e non portano ricchezza al paese).
La mia è solo una riflessione, e come tanti resto in attesa di vedere se i politici avranno il coraggio di scrivere il programma inserendo numeri, perché i numeri non sono interpretabili, le parole sì, e si possono girare e rigirare a proprio piacimento.
Buona campagna elettorale a tutti.

Martedì, 7 Febbraio, 2017 - 00:07