Incendio nel deposito giudiziario, a fuoco un'Apecar ed una 126. Nessun danno alle persone

All'origine delle fiamme lo "scoppio" di una batteria. "La Madonna ci ha protetti", dice uno dei proprietari

Densi baffi di fumo nero si vedevano uscire dalle fessure di due alte saracinesche a metà di via Corigliano all’una di ieri notte. Chi si trovava a passare e li ha visti ha subito capito che qualcosa stava bruciando nel deposito giudiziario della ditta Alusa, in via dei Platani, ed ha avvertito i proprietari ed i Vigili del Fuoco.
“Aveva preso fuoco un’Apecar elettrica –dice Antonio Coluccia, uno dei titolari- e le fiamme si sono poi estese ad una 126 di mia proprietà distruggendola. Le altre auto che erano nel garage si sono solo sporcate di fumo ma non hanno subito danni. Non è vero assolutamente che il fuoco le ha tutte distrutte come si legge in giro e come è stato affermato in qualche telegiornale”.
I Caschi rossi, intervenuti da Maglie, dopo aver domato le fiamme (ma l’opera era stata già iniziata dai Coluccia con gli idranti in dotazione del garage) hanno accertato che l’incendio non ha avuto origine dolosa ed anche i Carabinieri  della Stazione di Galatina attribuiscono ad una causa accidentale l’innesco delle fiamme.
“Avevamo messo sotto carica le batterie del veicolo Piaggio per prepararlo alla sfilata della Pentolaccia che si terrà domenica a Galatina, organizzata dalla Pro Loco -racconta il carrozziere molto noto in città- è lo stesso mezzo che il 15 agosto usavo a Spiaggiabella per portare in processione la statua dell’Assunta. Probabilmente uno degli accumulatori è 'scoppiato' proprio come succede a certe batterie dei telefonini".
“Sicuramente è stata Lei a proteggerci –aggiunge con fede- il fuoco avrebbe potuto anche estendersi  alle altre macchine che abbiamo in custodia (Due Fiat Panda; una Alfa Romeo Gt Spider, che ha avuto solo un deflettore posteriore bruciato; una  Volkswagen Up; una  Fiat 500 L; una  Mercedes E 220; una  Ford Escort Cabrio, ndr) e avrebbe potuto fare danni più grossi. Non è stato così e dispiace che ci sia chi, scrivendo, tende ad esagerare e a non raccontare i fatti come sono”.
Tutte le auto che si erano sporcate di fuligine sono state già pulite, lavate e spostate in un locale adiacente. L'azienda non è coperta da assicurazione

Sabato, 17 Febbraio, 2018 - 18:32

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