Inaugurazione e benedizione della statua di San Giovanni Paolo II
Come da programma, perfettamente in orario alle 19 di ieri nella Chiesa della Madonna del Carmine Sua Eccellenza Reverendissima Mons. Donato Negro ha presieduto la messa in onore di San Giovanni Paolo II canonizzato domenica 27 Aprile in P.zza San Pietro a Roma da Papa Francesco.
"Nel magistero e nella vita di Giovanni Paolo II al primo posto si colloca l'uomo immerso in un rapporto con Dio in Gesù Cristo." questo il fulcro della descrizione di Mons. Negro della personalità del Grande Papa "Esclusivamente in Cristo, diceva Giovanni Paolo II, l'uomo può comprendere pienamente se stesso e soltanto in Lui è in grado di realizzare la propria vocazione alla felicità". Ad ascoltare l'omelia del Vescovo e i canti eseguiti dal coro diocesano l'intera Chiesa gremita di fedeli ha dimostrato un attaccamento devoto al ricordo di un Uomo che ha saputo farsi voler bene da adulti e giovani.
A distanza di oltre due mesi dalla data in cui è stata montata la statua (le immagini nel video qui allegato) la stessa è stata ieri inaugurata e benedetta dal presule otrantino alla presenza di una grande folla assiepatasi sul piazzale antistante la Chiesa del Carmine. "E' per noi un giorno importante perchè con l'inaugurazione di questo monumento abbiamo consegnato la città alla protezione di San Giovanni Paolo II al quale nel 1980 la Città di Galatina conferì la cittadinanza onoraria - ha detto Giovanni Antonio De Maria, priore della Confraternita- "in occasione di quella visita ai Martiri di Otranto l'allora Papa, al momento della partenza dall'aereoporto di Galatina, pronunciò queste parole 'Siate felici, la Vergine Santa protegga la vostra città, vi accompagni la mia Benedizione, che di cuore vi imparto, implorando l’assistenza divina per il prospero avvenire di questa illustre Città e dell’intera popolazione del Salento e delle Puglie!' Oggi a distanza di 34 anni da quel discorso lo abbiamo fatto". La statua in bronzo donata alla comunità da Mons. Vincenzo Pisanello, Vescovo di Oria. ora si mostra imponente sul lato sinistro della facciata. A chiusura dell'incontro Luigi Rossetti, già vicesindaco di Galatina e priore emerito del Carmine, ha raccontato con commozione come si sia arrivati alla decisione di erigere la statua proprio in quel luogo: "San Giovanni Paolo II non si toglieva mai lo scapolare. Lo aveva con sé anche quando fu operato dopo l'attentato".
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