Imparare l'inglese per migliorare la Puglia

È un dato di fatto: oggigiorno conoscere l’inglese si dimostra essere una competenza chiave. Questo è vero non solo per i più giovani che ambiscono a studiare all’estero, ma anche per chi potrebbe beneficiarne per questioni lavorative e sociali (ad esempio dal viaggiatore all’impiegato aziendale, dal ricercatore alla piccola struttura ricettiva).
Proprio con lo scopo di analizzare le conoscenze dell’inglese dei paesi non madrelingua, EF (Education First) conduce ogni anno un’interessante analisi chiamata English Proficiency Index (EPI), più propriamente Indice di Conoscenza dell’Inglese. Raccogliendo dati da ben 100 paesi diversi tramite il test EF SET (progettato secondo gli stessi standard rigorosi di TOEFL, IELTS e altri importanti test), il report riesce così a fornire un quadro completo e sempre aggiornato sulle conoscenze dell’inglese nel mondo. Nel complesso, l’Europa è il continente con il punteggio più alto ma l’Italia non si posiziona certo tra i principali paesi europei, fermandosi solo al 36° posto della classifica mondiale.
Ai primi posti troviamo i paesi settentrionali principali, rispettivamente Olanda (70,27 punti), Svezia (68,74), Norvegia (67,93) e Danimarca (67,87). Seppur fosse in qualche modo prevedibile il posizionamento di questi paesi nei posti più alti della classifica, è decisamente significativo il fatto che l’Italia sia seconda alla maggior parte delle Eurozone, ben lontana dalla Germania (l’unica a parlare inglese “bene”) ma anche da Francia e Spagna.
Tuttavia, non è solo quella con gli altri paesi europei la differenza che salta all’occhio: secondo i dati più recenti, la Puglia rimane purtroppo tra le regioni con il voto più basso in inglese all’interno dello Stivale.
La nostra regione si ferma ad un punteggio di 49,46 seguita solo dalla Basilicata, che va a chiudere la classifica con 49,09. Per una visione generale, è importante notare che l’Emilia Romagna si trova attualmente prima in classifica, con 57,45 mentre il punteggio EF EPI dell’intero paese è di 55,31.
Proprio quest’anno la Puglia ha registrato un aumento nel turismo internazionale, con il +11,5% di arrivi dall’estero, +8% di pernottamenti internazionali e un totale di 15,5 milioni di presenze. Un asse evidentemente fondamentale per il territorio che potrebbe vedere un ulteriore miglioramento se anche l’aspetto linguistico venisse curato maggiormente. Sì, perché l’inglese in un contesto turistico internazionale diventa assolutamente fondamentale, ed eventuali strafalcioni vanno a penalizzare pesantemente l’economia e l’immagine del territorio. Basti ricordare le indicazioni stradali tradotte male che non passarono inosservate a Taranto ma che furono presto rimosse in seguito alle lamentele rivolte all’amministrazione. Soprattutto nel settore turistico, l’inglese permette di fornire informazioni ai viaggiatori (madrelingua inglesi e non) per permettere loro di muoversi autonomamente, di conoscere il territorio, di interagire con le attività locali in maniera semplice ed efficace. Non solo: a livello promozionale si rivela essere puntualmente la lingua franca per eccellenza, permettendo di raggiungere un pubblico sempre maggiore e di trasmettere ai viaggiatori stranieri il meglio che la regione ha da offrire.
Seguendo corsi di inglese (online e non), ma anche integrando la propria pratica quotidiana con podcast in lingua originale, film con sottotitoli e lettura in inglese (es. libri, blog, articoli etc.), non solo miglioreremo le nostre conoscenze, ma potremo riuscire a valorizzare a pieno le bellezze della nostra regione.
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