Immensità
Non vinse il Festival di SAN REMO, ma per mia madre era stata la più bella canzone e per la verità fu una delle poche volte in cui ci trovammo tutti d’accordo. Ogni canzone in gara, veniva cantata da due cantanti e L’IMMENSITA’ era cantata da DON BACKY che se ben ricordo era anche l’autore, e da JOHNNY DORELLI. Io preferivo quella cantata da DON BACKY più rockeggiante, mia madre “innamorata” com’era di JOHNNY DORELLI, preferiva quella più melodica e sentimentale.
Era abitudine comprare in occasione del “festival” qualche disco 45 giri di qualche canzone che più ci piaceva, ma il fatto che la stessa canzone era eseguita da due cantanti diversi era motivo di discussione.
A qualcuno piaceva uno a qualcuno piaceva l’altro. Io volevo andare a comprare L’IMMENSITA’ cantata da DON BACKY ma sapevo che a mia madre piaceva più la versione cantata da JOHNNY DORELLI.
Ci teneva, ma non insisteva più di tanto ed io sempre a spiegarle la bravura e le capacità artistiche di DON BACKY che tra l’altro faceva parte del glorioso “clan CELENTANO” . Appena avuta la disponibilità economica mi recai in piazza a comprare il 45 giri. Non fui sfiorato neanche un po’ dal dubbio, ero partito con l’intenzione di comprare la versione cantata da quel cantante e così feci.
Comprai L’IMMENSITA’ cantata da JOHNNY DORELLI, anche se a mia madre avevo fatto capire il contrario, e me tornai a casa percorrendo quel solito chilometro a piedi. A casa c’era un giradischi quasi nuovo, con la puntina fiammante e stavano tutti in attesa del mio ritorno per ascoltare, tutti intorno al giradischi , quella bellissima canzone.
Arrivato a casa tolsi dalla copertina di cartone il solo disco in vinile per non far riconoscere il cantante e quando quella voce cominciò a cantare io son sicuro che…. vidi lo sguardo di mia madre poggiato su di me insieme al suo sorriso e intanto JOHNNY DORELLI sembrava cantasse solo per lei.
Quella canzone la sentimmo a lungo ma non ci stancò mai, intanto avevo comprato altri dischi di DON BACKY e per tutto quel periodo rimase il mio preferito. Mia madre invece restò fan di JOHNNY DORELLI per tanto tempo, prima delle sue canzoni poi anche dei suoi film.
Quel 45 giri lo consumò, non c’era cosa che non facesse su quelle note, preparava il pranzo, puliva, rammendava. Conosceva ogni parola, ogni pausa, l’estensione della sua voce aderiva perfettamente a quella del disco e lei era felice.
Si, era proprio felice.
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