"Il Reparto di Gastroenterologia di Galatina è in chiusura"

"Dove dovranno curarsi i pazienti visto che l’organizzazione di un futuro reparto di Gastroeneterologia all'ospedale Vito Fazzi è assolutamente in alto mare?"

Italia Viva Galatina intende porre una questione rilevante per la sicurezza sanitaria delle persone che afferiscono all'ospedale Santa Caterina Novella. Da diversi anni è chiaro che il piano di riordino ospedaliero deve essere effettuato e portato a compimento. Chiediamo una migliore gestione di questo delicato momento che dura ormai da mesi, da anni. Serve molta più competenza organizzativa.
Chiediamo di non tenere conto delle pressioni personali dei vari soggetti coinvolti (scelta che potrebbe risultare campanilistica), chiediamo di porre al centro dell’interesse pubblico solo il merito.
Il riordino ospedaliero deve essere effettuato evitando di mettere in pericolo la sicurezza sanitaria delle persone che continuano ad avere come punto di riferimento il Presidio Ospedaliero di Galatina.
Purtroppo, continuiamo a vedere medici che lavorano in stato emergenziale al limite del rispetto dei basilari sistemi di sicurezza. Sono tutti sotto stress e i pazienti avvertono un disagio non più tollerabile. I decisori politici ripetono da tempo che i reparti non verranno depotenziati fino a quando non verrà organizzato un servizio ottimale in altro Ospedale che possa sostituire il reparto da chiudere. Osserviamo con rammarico che tutto questo non avviene.
Il Reparto di Gastroenterologia del PO di Galatina, fino a qualche anno fa fiore all'occhiello della sanitá provinciale, è in chiusura e lo sappiamo. Ma quello che ancora oggi non è chiaro è dove dovranno curarsi i pazienti visto che l’organizzazione di un futuro reparto di Gastroeneterologia all'ospedale Vito Fazzi è assolutamente in alto mare.
La gestione dell'attuazione del piano di riordino ospedaliero ci appare schizofrenica e gestita male con conseguenze per le persone più deboli che si affidano a reparti depotenziati, anche se non chiusi definitivamente, svuotati di personale e delle relative apparecchiature. Logica e buon senso vuole che un reparto o funziona correttamente o non ha motivo di rimanere in funzione. Molti pazienti cronici che a Galatina si sottopongono a terapie complesse perdono la fiducia necessaria a frequentare il reparto e non avendo più certezza di seguire il trattamento previsto dal protocollo di somministrazione dei farmaci tendono ad andare altrove. Molte volte anche fuori Regione. Infatti il numero dei cittadini pugliesi che si curano fuori regione è nettamente maggiore del numero dei pochi pazienti che da fuori regione decidono di curarsi in Puglia. Questo significa che i pugliesi (e non solo) non sempre si fidano degli ospedali presenti sul territorio e non certamente perchè all’interno non ci siano professionisti qualificati ma per i numerosi, frequenti e continui disservizi. Ad oggi i pazienti non vengono informati circa il futuro terapeutico che la sanità pubblica ha immaginato e soprattutto in quale Ospedale si troverà l’efficienza organizzativa necessaria a gestirli. Chi ne fa le spese sono i soggetti più deboli socialmente. E’ un’emergenza da risolvere immediatamente per garantire la funzionalità dei reparti ancora attivi. Oramai e sempre più spesso, i pazienti si allontanano dalla Puglia per ricevere un’assistenza adeguata. Ricordiamoci che andare fuori Regione a curarsi pesa sul bilancio della Sanità Pugliese che si troverà a pagare i costi delle cure. Per non parlare dei costi diretti affrontati dai cittadini pugliesi per trasporto, vitto e alloggio. La realtà sanitaria anche galatinese risulta di fatto poco rassicurante e Italia Viva Galatina chiede efficienza nei fatti evitando promesse e proclami, che soprattutto in fase di campagna elettorale, possono risultare del tutto vuote e strumentali. Sino ad oggi gli sforzi per un efficiente ed efficace Piano di Riordino sembrano non aver dato ancora i risultati sperati.
ITALIA VIVA GALATINA

Martedì, 7 Gennaio, 2020 - 00:07