Il primo intervento in Assemblea di Leonardo Donno, deputato galatinese

LEONARDO DONNO (M5S ). Presidente, rappresentanti del Governo, colleghe e colleghi, il disegno di legge di assestamento ha la funzione di consentire, a metà esercizio, un aggiornamento degli stanziamenti di bilancio, tenendo conto anche della consistenza dei residui attivi e passivi, accertata in sede di rendiconto dell’esercizio scaduto il 31 dicembre scorso. Per questo motivo si connette funzionalmente con il Rendiconto del bilancio relativo all’esercizio precedente. L’esame in sede referente, in Commissione bilancio, si è concluso con l’approvazione di due emendamenti. Vi è l’emendamento che ha trasferito le risorse finanziarie iscritte nello stato di previsione del Ministero delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo, pari a 500 mila euro, al Ministero dell’economia e delle finanze, per una più pertinente allocazione della spesa, al fine di consentire il completamento delle procedure di assegnazione dei fondi destinati in favore del Milan center for food law and policy, autorizzati per l’anno 2018 dalla legge di bilancio. Il secondo emendamento è volto a sostenere, nell’ambito dello stato di previsione del Ministero dei beni e delle attività culturali, le attività dello spettacolo dal vivo e a favorire l’interazione con l’offerta culturale turistica ed educativa e comporta un onere pari a 10 milioni di euro per l’anno 2018, al quale si fa fronte mediante riduzione delle risorse finanziarie, stanziate su alcuni programmi di spesa del medesimo stato di previsione per il corrente anno finanziario. Qualcuno potrebbe pensare che non abbiamo fatto abbastanza. Questo perché la nostra è una politica differente: è la politica del cambiamento. Questo cambiamento vogliamo farlo con riforme strutturali, che diano al Paese le basi per andare avanti nella crescita economica e nello sviluppo. Le politiche di austerità di questi ultimi anni hanno portato ad un peggioramento delle condizioni di vita dei cittadini e dell’economia. Il MoVimento 5 Stelle, coerentemente con quanto detto in campagna elettorale, introdurrà nella manovra finanziaria tre temi centrali del contratto di Governo: pensioni, reddito di cittadinanza e riduzione della pressione fiscale. Per quanto riguarda il reddito di cittadinanza, mi preme ricordare che si tratterà di una misura di ampio respiro, a differenza di quelle messe in piedi negli anni passati dai Governi di centrosinistra, come il Rei (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). La nostra misura andrà a salvaguardare tutti i cittadini in condizioni di grave povertà, pensionati minimi inclusi, e offrirà a chi è in età da lavoro l’opportunità di reinserirsi e formarsi professionalmente. È una misura di politica attiva del lavoro, oltre che una manovra a sostegno della domanda interna e dei consumi. La pensione di cittadinanza, in particolare, verrà finanziata grazie anche al taglio, nella parte non corrispondente ai contributi versati, delle pensioni d’oro sopra i 4.500 euro mensili (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Sul lato delle imprese, poi, la nostra priorità sarà ridurre la pressione fiscale, ben più di quanto abbiano fatto i Governi a guida PD, che hanno tagliato nel frattempo la spesa corrente per beni, servizi e stipendi pubblici (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Semplificheremo il sistema fiscale, riducendo le aliquote per le partite IVA e le piccole imprese, e combatteremo la burocrazia in eccesso, attraverso una serie di misure chirurgiche. Le nostre sono politiche strutturali, che guardano al medio e al lungo periodo, così da offrire stabilità al quadro normativo, ai consumatori e alle imprese. Non sono più ammissibili mancette elettorali a singole categorie sociali (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Nella legge di bilancio invertiremo le politiche fallimentari degli ultimi anni, come abbiamo già iniziato a Atti Parlamentari Le politiche di austerità di questi ultimi anni hanno portato ad un peggioramento delle condizioni di vita dei cittadini e dell’economia. Il MoVimento 5 Stelle, coerentemente con quanto detto in campagna elettorale, introdurrà nella manovra finanziaria tre temi centrali del contratto di Governo: pensioni, reddito di cittadinanza e riduzione della pressione fiscale. Per quanto riguarda il reddito di cittadinanza, mi preme ricordare che si tratterà di una misura di ampio respiro, a differenza di quelle messe in piedi negli anni passati dai Governi di centrosinistra, come il Rei (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). La nostra misura andrà a salvaguardare tutti i cittadini in condizioni di grave povertà, pensionati minimi inclusi, e offrirà a chi è in età da lavoro l’opportunità di reinserirsi e formarsi professionalmente. È una misura di politica attiva del lavoro, oltre che una manovra a sostegno della domanda interna e dei consumi. La pensione di cittadinanza, in particolare, verrà finanziata grazie anche al taglio, nella parte non corrispondente ai contributi versati, delle pensioni d’oro sopra i 4.500 euro mensili (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Sul lato delle imprese, poi, la nostra priorità sarà ridurre la pressione fiscale, ben più di quanto abbiano fatto i Governi a guida PD, che hanno tagliato nel frattempo la spesa corrente per beni, servizi e stipendi pubblici (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Semplificheremo il sistema fiscale, riducendo le aliquote per le partite IVA e le piccole imprese, e combatteremo la burocrazia in eccesso, attraverso una serie di misure chirurgiche. Le nostre sono politiche strutturali, che guardano al medio e al lungo periodo, così da offrire stabilità al quadro normativo, ai consumatori e alle imprese. Non sono più ammissibili mancette elettorali a singole categorie sociali (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Nella legge di bilancio invertiremo le politiche fallimentari degli ultimi anni, come abbiamo già iniziato a fare sul versante del lavoro. Ricordo ai colleghi qui presenti che il decreto dignità è stato il primo grande passo verso lo smantellamento del Jobs Act, che tanti danni ha provocato. Abbiamo iniziato la nostra lotta senza quartiere al precariato, incentivando i contratti stabili e disincentivando il ricorso immotivato a quelli a termine, ostacolando il ricorso selvaggio al lavoro interinale, ed introdotto così seri vincoli alle delocalizzazioni. A qualcuno forse è sfuggito che pochi giorni fa questo Governo ha reintrodotto anche la cassa integrazione per cessazione (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle), eliminata irresponsabilmente dal Governo Renzi, sempre con il Jobs Act. I lavoratori di aziende che delocalizzano o chiudono i battenti tornano finalmente a respirare. E penso, nello specifico, agli oltre 300 lavoratori della multinazionale Bekaert, che sarebbero stati lasciati in strada fino a pochi giorni fa, ma grazie al nostro intervento continueranno a prendere uno stipendio (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). Lo abbiamo promesso e lo faremo: smonteremo il Jobs Act, pezzo per pezzo, restituendo finalmente dignità ai lavoratori. In conclusione, Presidente, con la manovra finanziaria, dimostreremo la forza e la coerenza di questo Governo, il Governo del cambiamento. Ma soprattutto ribadiremo il nostro “no” ad una politica che fa gli interessi di pochi. E, con questo, dichiaro il mio voto favorevole da parte del MoVimento 5 Stelle (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

Dal Resoconto stenografico della seduta della Camera dei Deputati del 18 settembre 2018 PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE MARIA ROSARIA CARFAGNA

Argomento: Seguito della discussione dei disegni di legge: Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2017 (A.C. 850); Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario2018 (A.C. 851-A).

 

Giovedì, 20 Settembre, 2018 - 00:07