"Il piano di riordino ospedaliero? Uno sconosciuto per il presidente Emiliano"

Cari concittadini, leggendo la dichiarazione del Governatore Emiliano in occasione dell’inaugurazione dei 15 posti letto dell’Ospedale di Nardò, ridotto a poco più di una casa famiglia, son stato preso da sentimenti contrastanti. Innanzi tutto, a fronte della critica rivolta ai chiacchieroni che osano affermare che con il piano di riordino ospedaliero si sarebbero chiusi gli ospedali, facendo orgogliosamente parte, a pieno titolo, di tale schiatta, ho da principio provato entusiasmo, avendo pensato ad una favorevole modifica del piano di riordino, che debellasse l’infausta chiusura dell’ospedale di Galatina. Tuttavia, dopo una breve ricerca giuridica, e dopo aver constatato che nessuna modifica era stata approvata, né erano in discussione disegni di regolamento in tal senso, sono stato assalito dallo scoramento. Non perché non vi erano state modifiche normative favorevoli, dal momento che sono conscio del  fatto che solo la prossima  Giunta Regionale deemilianizzata porrà mano al piano di riordino ospedaliero. Bensì perché le spiegazioni logiche per l'infelice dichiarazione  del Governatore sono solo due: o il Governatore non conosce il piano di riordino ospedaliero, oppure ritiene di poterci prendere in giro impunemente.
Nel caso la soluzione fosse la prima, ossia l’ignoranza del RR.n.7 del 2017, che di seguito trascrivo,  comunico al Governatore che l’art.2, comma 3, lettera d), prevede, infatti, la  “realizzazione del nuovo ospedale del Sud Salento che comporterà la riconversione dell’Ospedale Veris Delli Ponti di Scorrano  e dell’Ospedale Santa Caterina Novella di Galatina”. Cosa comporti tale riconversione è specificato al successivo art.6 , comma 1, che sostituendo l’art.12 del R.R.14/2015 (Riordino Vendola)  ha così statuito: “La razionalizzazione della rete ospedaliera  prevede la realizzazione  (omissis) c. Nuovo Ospedale del Sud-Salento, tra Maglie e Melpignano con conseguente disattivazione degli attuali stabilimenti di Scorrano e Galatina”.
Purtroppo ho difficoltà a ritenere che Emiliano non conosca il piano di riordino ospedaliero da lui stesso approvato, per cui ritengo più probabile che le dichiarazioni di ieri costituiscano una presa in giro dei Salentini ed in particolare  degli abitanti di Nardò, Galatina e Copertino, ai quali si è detto che a fronte della presenza a regime di un solo ospedale di base, ossia l’Ospedale di Copertino, potevano usufruire di ben 15 posti letto assistenziali, a servizio di un bacino di utenza di 94.000 abitanti. Ogni commento sembra superfluo, dato che le cronache di questi giorni sul collasso del sistema sanitario, sono la miglior risposta alle sciocchezze. Una curiostà, però, vorrei togliermi: cosa aveva da ridere il Sindaco di Nardò Mellone, mentre gli dicevano che la sua città doveva accontentarsi di una casa-famiglia da  15 posti letto?
Ciò detto, è gradita l’occasione per chiedere nuovamente  ai nostri Parlamentari di Galatina, per origine, o perché eletti nel collegio uninominale di Nardò/Galatina, di presentare al Ministero della Salute una nuova interrogazione urgente, al fine conoscere “come mai sia tollerata la palese violazione del DM 70/2015, da parte del RR n.7 del 2017, nella parte in cui, prevedendo la costruzione dell’Ospedale di MaglieMelpignano, di II livello, causa ultima della chiusura dell’Ospedale di Galatina, viola la norma che prevede un ospedale di II livello ogni 750.000/1.200.000 abitanti, dal momento che, nella Provincia di Lecce, contando circa 900.000 abitanti, può esservi un solo ospedale di II livello; e quali siano le azioni che il Ministro intenda porre in essere, anche di concerto con il Cipe, al fine di verificare  la bontà e legittimità dell’impiego richiesto dei Fondi di Coesione e Sviluppo 2014-2020, utilizzati per la costruzione di tale ospedale”.  Chiediamo nuovamente, inoltre, ai consiglieri regionali dei collegi di Nardò, Copertino e Galatina, ed in particolare al Consigliere Caroppo, già candidato alla Camera per il Centro Destra, ed oggi responsabile regionale del principale partito al Governo della Nazione, di presentare un’analoga interrogazione all’Assessore Regionale competente.
Forza Galatina!! Abbiamo una nuova opportunità per cambiare un destino oramai segnato e ricordare ai Consiglieri Regionali, agli  Assessori ed al Presidente Emiliano che non tollereremo di essere presi ancora in giro e non consentiremo lo scempio dell’Ospedale di Galatina, così come di tutti gli altri asset della nostra Città,  che ci opporremo all’attuazione del riordino in ogni sede e ce ne ricorderemo alle Regionali del 2020.
Avv. Francesco Colaci -  Forza Italia - Galatina

Domenica, 3 Marzo, 2019 - 00:04