'Il Grande Salento 2015' è in libreria

In libreria la prima guida su “Il Grande Salento” pubblicata dalla Glocal Editrice di Lecce, comprendente le due “capitali” di Lecce e Brindisi, insostituibile asse logistico per lo sviluppo turistico dell’intera area. Oltre ai Comuni delle due province, la guida comprende, per contiguità turistica, anche quelli della Valle d’Itria, specifico e autonomo patrimonio ambientale, che, oltre che a Bari e Taranto, ricade pure nella provincia di Brindisi. La guida, diretta dal giornalista Lino De Matteis, è stata realizzata su progetto grafico dell’Accademia di Belle Arti di Lecce e si apre con le introduzioni dei sindaci di Lecce, Paolo Perrone, e di Brindisi, Mimmo Consales. Con 576 pagine e 120 Comuni trattati, la guida (edizione 2015, euro 22,50) punta sulla ricchezza dei contenuti, senza trascurare l’appeal estetico. Edizione interamente a colori, con una ricca documentazione fotografica, carte stradali, mappe dei centri storici e itinerari, dentro e fuori le città. Per ciascun Comune, comprese le frazioni, si forniscono dati statistici e notizie storiche, monumenti, chiese, castelli, palazzi, arte, cultura, folklore e tradizioni, siti archeologici e ambientali, curiosità, leggende e aneddoti, eventi, feste e sagre popolari, cucina tipica del territorio, dove mangiare e dormire, dove fare acquisti e informazioni utili. Uno strumento indispensabile per scoprire, conoscere e amare i luoghi autentici e più reconditi di una delle terre più affascinanti d’Italia, una bussola fedele per i turisti che vengono da fuori e un utile vademecum per i salentini che vogliono accrescere la cultura del loro territorio.

Paolo Perrone, sindaco di Lecce: «Valorizzare questa terra». «Una guida identitaria e capillare – l’ha definita il sindaco di Lecce, Paolo Perrone – capace di raccontare la nostra terra e di aprirsi all’intero Salento e alla Valle d’Itria, simboli di un Sud che non si arrende e che alza la voce». «Fa piacere – aggiunge Perrone – questo connubio con Brindisi, la città messapica che con Lecce condivide diversi aspetti, a cominciare dal turismo e dalla cultura. Un percorso per certi versi parallelo, grazie al quale le due città provano ad aprirsi al mondo per cercare di costruirsi un futuro roseo, nel quale l’elemento identitario diviene pregnante e la cultura diventa l’arma vincente per migliorare la qualità della vita dei nostri cittadini e di chi è gradito ospite».

Mimmo Consales, sindaco di Brindisi: «Allargare le opportunità». «Non è più tempo per pensare a un turismo a misura di città – ha detto Mimmo Consales, sindaco di Brindisi – senza guardare a un’offerta complessiva, capace di attivare uno scambio con le potenzialità dell’intera area salentina. Con la riforma delle Province, i confini diventano più intangibili e il turismo ha bisogno di più reti e brand in grado di allargare il campo delle opportunità». «Brindisi – ha aggiunto Consales – sposa il brand del “Grande Salento”, ben rappresentato da questa guida della Glocal Editrice, nella convinzione che anche nell’industria del turismo sia necessario e inevitabile giocare di squadra».

Perché Lecce e Brindisi insieme? La candidatura di Lecce a “Capitale Europea della Cultura 2019”, al di là del mancato risultato, ha rappresentato la conferma del trend positivo che, da qualche anno, il Salento vive a livello internazionale. L’essere arrivata Lecce tra le sei città italiane finaliste, ha suggellato il riconoscimento della centralità del Salento in Europa e nel Mediterraneo, quale storico crocevia di civiltà e culture, terra ricca di storia, beni monumentali, bellezze naturali, tradizioni, folklore, enogastronomia e spirito di accoglienza. «Il sapiente processo di coinvolgimento del territorio in questa competizione, voluto dal sindaco Paolo Perrone, – commenta il direttore della guida, Lino De Matteis – ha fatto maturare la coscienza comune che Lecce, senza nulla togliere alla sua autonoma rappresentatività, è parte di un’area più vasta: quella dell’intero Salento. E il generoso sostegno alla candidatura di Lecce offerto dal sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, ha di fatto evidenziato che il “Grande Salento” ha due “capitali turistiche”, che si integrano e si completano a vicenda, a vantaggio di entrambe».

La partnership necessaria. Terra comune dei messapi, le due province costituiscono l’asse portante dello sviluppo del moderno “Grande Salento”, la cui maggiore forza attrattiva è proprio nell’articolazione dell’offerta di beni e servizi turistico-culturali: se Brindisi, col porto e l’aeroporto, rappresenta una risorsa strategica per i collegamenti, il barocco leccese è una potenzialità in più per trattenere i turisti di passaggio. «Nell’interesse di entrambe, quindi, la partnership tra Lecce e Brindisi deve continuare e consolidarsi, anche in vista di Lecce Capitale italiana della Cultura 2015. Per questo – sottolinea il direttore della guida, Lino De Matteis – il contributo che si intende dare con la pubblicazione de “Il Grande Salento” è proprio quello di amalgamare e rendere sempre più vicine, culturalmente e turisticamente, queste due realtà, puntando a far crescere una comune cultura del territorio. Coinvolgimento che, con la prossima edizione della guida, non potrà non riguardare anche Taranto e la sua provincia».

Perché una guida su “Il Grande Salento”? La forte crescita d’interesse turistico-culturale che sta registrando il Salento richiede una migliore capacità di rappresentare, promuovere e far conoscere il territorio. Dopo l’interesse suscitato dalle due edizioni 2013-2014 della guida “Lecce e Salento”, con la registrazione della testata “Il Grande Salento”, la Glocal Editrice ha inteso consolidare ed estendere l’iniziativa di tale strumento editoriale, aggiornato e capillare, all’intero territorio che si riconosce nel brand “Salento”, inteso come area geografica ampia, storicamente e culturalmente omogenea, che ha il suo perno nelle province di Leccee Brindisi. La periodicità annuale della pubblicazione consentirà di offrire ai lettori una guida sempre aggiornata e fresca.

Il rimescolamento delle Province. L’area del “Grande Salento” costituisce già un elemento di forte attrazione, nazionale e internazionale, e si presenta come marchio in grado di promuovere un territorio a spiccata vocazione turistica, fortemente identitario e variegato, come si sta ormai profilando dal rimescolamento amministrativo conseguente allo snaturamento delle Province. Questo territorio si va articolando sempre più in aree e gruppi di Comuni, che, con la costituzione dei Gal (Gruppi di azione locale), si aggregano in base alla collocazione geografica e a interessi storico-culturali ed economici omogenei, come la Valle della Cupa, Terre dell’Arneo, Serre Salentine, Terra dei Messapi, Terra d’Otranto, Capo di Leuca, Terre del Primitivo, ecc. o altre associazioni di Comuni già note, come la Grecìa Salentina. «L’obiettivo della guida de “Il Grande Salento”, che si contraddistingue per l’aggiornamento periodico annuale e la capillarità narrativa – spiega il direttore Lino De Matteis – è quello di rappresentare questa nuova realtà, di promuovere e raccontare tutti i Comuni che vi fanno parte, fornendo le informazioni, complete e aggiornate, per poterli conoscere e vivere meglio: dai dati storici e ambientali alle curiosità e aneddoti, dagli eventi alle informazioni di servizio».

IL GRANDE SALENTO
Edizione 2015
Periodicità annuale
Pagg. 576
Lingua italiana
Euro 22,50
ISBN 978-88-907840-1-9
GLOCAL EDITRICE

www.glocaleditrice.it

Sabato, 3 Gennaio, 2015 - 00:05