"Il Giudice di pace potrebbe tornare a Galatina"

La Camera dei Deputati in data 20 febbraio ha approvato la conversione in legge del cosiddetto "Decreto Milleproroghe" che, dopo l'ulteriore "passaggio navette" senz'altro favorevole in Senato, sarà promulgato dal Presidente della Repubblica ed anche rapidamente pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. Nel testo sono stati approvati anche gli emendamenti e sub-emendamenti che fissano la riapertura dei termini per le domande, relative alla riapertura degli Uffici del Giudice di pace nei Comuni in cui erano stati soppressi, ivi compreso quello di Galatina. Pertanto, tutti gli Enti locali interessati avranno tempo sino al 30 luglio 2015 per chiedere il mantenimento degli Uffici del Giudice di pace di cui era stata disposta la chiusura.
A fronte di ciò, Forza Italia chiede al sindaco "quali iniziative intenda adottare alla luce del "decreto milleproroghe" perche' venga, unitamente all'amministrazione comunale, esaminata con premura ed  attenzione la possibilità di formulare domanda intesa alla salvaguardia ed al mantenimento dell'ufficio del giudice di pace di Galatina di cui era stata disposta la chiusura, soprattutto invitandolo e sensibilizzandolo a garantire ai cittadini di Galatina il rimedio allo scempio compiuto di avere perso definitivamente la sede giudiziaria".
L'Ufficio del Giudice di pace di Galatina rientra nell'elenco delle sedi soppresse di cui all'allegato n. 5) del D. M. 10 novembre 2014 per non aver ottemperato agli adempimenti previsti dalla legge. Dopo una prima manifestazione di interesse dell'Autorità Comunale al mantenimento dell''Ufficio del Giudice di pace, stante l’affermata indisponibilità dei comuni del circondario a contribuire al mantenimento della struttura, la stessa amministrazione ha inopinatamente deliberato la revoca del mantenimento.
Pertanto l'Ufficio del Giudice di pace di Galatina, per effetto del D. M. del 10 novembre 2014 è stato riunito all'Ufficio di Lecce, con un termine fissato in mesi sei per il definitivo trasferimento.
L'Ufficio del Giudice di pace ha sempre rappresentato per la nostra Città l'ultimo avamposto della giustizia, capace di accedere nel tessuto sociale per la conciliazione dei rapporti controversi. Va perciò considerato un autentico ed essenziale presidio inteso a mantenere alto il livello della lotta alle illegalità in uno all'avvertita esigenza di assicurare ai Cittadini la certezza di un'autentica guarentigia in loco che, tanto in materia civile che penale, rappresentasse uno straordinario simbolo di civiltà giuridica. E ciò anche e soprattutto in considerazione del sensibile aumento di competenza per materia e per valore attribuito al Giudice di pace nella proposta di riforma della Magistratura Onoraria, che fa assurgere tali curie al ruolo di mini Tribunali.
La nostra Città non riesce, nostro malgrado, ad arginare il lento, ma continuo e mortificante processo di spoliazione che da tempo si perpetua di quelle strutture industriali, commerciali, turistiche ed istituzionali e che inesorabilmente rischia di impoverire ulteriormente il territorio. Conservare la sede giudiziaria, oltrecchè garantire al cittadino galatinese l’accesso alla giustizia a costi contenuti, e quindi un presidio di legalità, al servizio ai dei cittadini rientrante, dona un momento di prestigio per la città di Galatina, già umiliata per aver perso la sede giudiziaria, pur essendo una storica sede pretorile.
Non è inutile sottolineare come i costi della sede giudiziaria incidono in minima parte sul bilancio comunale, dal momento che si limitano ai costi di gestione per utenze energetiche, poiché lo stabile è già di proprietà comunale.

Mercoledì, 25 Febbraio, 2015 - 00:06