Il gelso abbattuto. Roberta Forte: "Il Comune non ha colpe"

Il gelso abbattuto

"Apprendo con disappunto ed enorme sorpresa dalla stampa e dal web -scrive in un comunicato Roberta Forte- dell’abbattimento del Gelso presente in Via Ugo Lisi sul tracciato della tangenziale. L’Amministrazione Comunale si è mossa nel solco degli impegni assunti con il Presidente della Provincia di Lecce e la Dirigente del Settore, ing. Riccio, per accertare lo stato di salute del Gelso al fine di valutarne la trapiantabilità. Abbiamo, quindi, chiesto la collaborazione del prof. Giovanni Luigi Bruno, Fitopatologo, docente presso la facoltà di Agraria dell’Università di Bari, il quale, nella settimana precedente alle festività natalizie, ha periziato la pianta, prelevandone diversi campioni dalla corteccia, dai rami e dalle radici, da analizzare per poter redigere una relazione puntuale. Mentre siamo ancora in attesa di tale relazione, siamo venuti a conoscenza dell’intempestivo e mai concordato abbattimento.
Abbiamo confidato nella corretta e onesta collaborazione istituzionale, certi che tra persone serie gli impegni assunti vanno mantenuti, d’altro canto sinora il Presidente della Provincia non ci aveva mai dato modo di dubitarne. Il comportamento superficiale e frettoloso tenuto dalla Provincia in questa situazione ci lascia sbalorditi, perché vanifica il nostro impegno a cercare una soluzione attraverso la collaborazione spontanea e gratuita di docenti ricercatori tanto dell’Università del Salento quanto di quella di Bari, che hanno messo a nostra disposizione il loro tempo e le loro professionalità.
Molto probabilmente il Gelso si sarebbe abbattuto comunque avendoci anticipato il prof.- Bruno che le sue condizioni di salute erano fortemente compromesse e tali da non reggere un’operazione di espianto.
Rimane, però, un fatto grave aver deciso senza aspettare l’esito degli esami delle campionature e la relativa relazione. Vorrei ricordare al Comitato cittadino che grida al tradimento di questa Amministrazione, che ha confuso l’interlocutore a cui indirizzare le proteste, in quanto l’intera vicenda è direttamente gestita dalla Provincia di Lecce ed il Comune, che non vuole rimanere indifferente, sta tentando, ora, di migliorare e risolvere le criticità di una progettazione a cui i nostri predecessori hanno dimenticato di prestare il dovuto controllo".

Mercoledì, 16 Gennaio, 2013 - 00:06