Il Fascicolo Sanitario Elettronico non funziona ed aumentano i pazienti in giro per ritirare le medicine
FSE (Fascicolo Sanitario Elettronico): queste avrebbero dovuto essere, secondo la Regione Puglia, le tre parole magiche che avrebbero semplificato la vita di pazienti e medici. In realtà la stanno complicando. A lanciare l’allarme è Antonio De Maria, medico di base galatinese e vicesegretario provinciale della FIMMG-Federazione Medici di Medicina Generale.
L’idea su cui hanno lavorato i tecnici della Regione è semplice: il medico di base prescrive un farmaco inserendolo sul FSE e il paziente, senza fare la fila nello studio, può andare direttamente in una qualsiasi farmacia e ritirare la medicina esibendo solo il Codice Fiscale.
Purtroppo il server su cui è installato questo sistema (che ha un nome evocativo: EDOTTO) è sottodimensionato rispetto alle migliaia di ricette che vengono, in alcune ore del giorno, inserite, contemporaneamente da tutti i medici di base pugliesi, per cui va in blocco. Accade quindi che un paziente vada a ritirare la sua medicina e il farmacista gli comunichi che non c’è a sistema alcuna ricetta a lui intestata. Allora o ritorna dal proprio medico a protestare o comincia a telefonargli.
In conclusione, invece di ridurre il numero di persone che sono costrette ad uscire, EDOTTO le fa aumentare. E così questa mattina Antonio De Maria ha chiamato i responsabili regionali ed ha protestato con forza. Le sue argomentazioni sembrano avere avuto effetto perché il FSE è stato ufficialmente, temporaneamente bloccato.
I medici di famiglia dovranno ora inviare la ricetta elettronica per e-mail oppure, via sms o WhatsApp, comunicarne il numero al paziente che, a sua volta, lo utilizzerà in farmacia.
“Cari colleghi, questa mattina, dopo numerose segnalazioni da me fatte al Sistema Edotto sul mancato funzionamento del FSE -aveva scritto De Maria ai suoi colleghi medici di base- si è convenuto con la Regione Puglia di sospendere l'attivazione fino a quando EDOTTO non sarà in grado di supportare l' enorme numero di ricette inviate. Non attivate quindi e non mandate ricette attraverso il FSE anche perché, così facendo, facciamo circolare gente ed intasare le sale d'attesa, perché i pazienti non trovando la ricetta in farmacia ritornano negli studi e scoppia il caos. Anche per le esenzioni stiamo lavorando per trovare una soluzione visto che anche lì hanno creato il caos”.
Tweet |