Il Cell Explorer fa tappa in Puglia

Paolo Tundo: "L'epatite C si può battere. Ben venga un'iniziativa di formazione all'avanguardia"

La lotta al virus dell’HCV passa anche attraverso la realtà virtuale e la formazione medica. Si chiama Prometheus, Patient Journey Mobile Lab on HCV, il progetto di formazione itinerante unico al mondo, organizzato da QBGROUP con il supporto incondizionato di AbbVie, che ha fatto tappa ieri a Bari e che sta coinvolgendo oltre 200 medici specialisti nella cura dell’HCV in diverse città italiane. Il progetto si propone di realizzare un tour di formazione “esperienziale” all’avanguardia con l’obiettivo di migliorare la gestione del paziente con epatite C attraverso un approccio multidimensionale e interattivo in grado di rendere più efficace l’aggiornamento professionale degli operatori della sanità. Il progetto formativo non si limita alle competenze mediche ma affronta anche il tema della relazione medico-paziente grazie alla presenza di un’esperta di comunicazione ed educazione terapeutica. I corsi di formazione si svolgeranno a bordo del Cell Explorer, un laboratorio mobile supertecnologico che, una volta posizionato, si apre e si sviluppa su 2 piani per 120 mq ed è dotato delle più sofisticate tecnologie interattive e virtuali. Il Cell Explorer è in grado di spostarsi in ogni luogo, replicandone gli ambienti e le tecnologie CELL (Center for ExperientiaL Learning) di QBGROUP (www.qbgroup.it) e consentendo di offrire questa peculiare metodologia formativa in modo capillare ovunque.
In Italia, l’epatite C riguarda circa 300.000 persone diagnosticate[1], ma ne interessa molte di più. Si stima infatti che nel nostro Paese le persone con infezione cronica da virus HCV siano oltre 1,2 milioni[2].
“Il rilevante impatto della malattia in termini epidemiologici comporterà per i Centri specializzati l’esigenza di affrontare nei prossimi anni un gran numero di cure per un numero sempre crescente di pazienti, basti pensare che i pugliesi in cura con i nuovi farmaci per l’epatite C dovrebbero essere tra 2.500 e 3mila. - dichiara Gioacchino Angarano, Professore Ordinario di Malattie Infettive, Direttore dell’Unità Operativa di Malattie Infettive, Azienda Ospedaliera “Ospedale Policlinico Consorziale” di Bari – Pazienti la cui gestione può essere molto complessa a causa delle diverse tipologie, quali ad esempio i pazienti con cirrosi scompensata, coloro che hanno ricevuto il trapianto di fegato e i pazienti con co-infezione da virus dell’HIV. È fondamentale per lo specialista continuare a gestire al meglio scenari clinici complessi e migliorare la prestazione sanitaria”.
Il futuro della lotta al virus dell’HCV passa anche attraverso la realtà virtuale, tecnologie interattive e formazione medica “esperienziale”. Il progetto Prometheus prevede 8 eventi formativi itineranti ai quali parteciperanno complessivamente circa 200 tra epatologi ed infettivologi in Italia. A bordo del laboratorio mobile verrà utilizzata una metodologia didattica esperienziale che prevede l’interazione con un paziente in “real time” in un contesto di simulazione virtuale del percorso di cura. Durante le simulazioni i partecipanti interagiscono con il paziente virtuale proprio come avviene nella pratica clinica reale. Tutto questo si traduce in una migliore gestione del percorso diagnostico terapeutico grazie ad una formazione sempre dinamica, un format altamente interattivo, set virtuali e media esperienziali combinati.
L’innovazione del CELL ha come punto di forza il confronto tra esperti dei centri di riferimento nazionali per l’HCV e i medici delle strutture sanitarie del territorio nazionale per la condivisione di best practice efficaci e sostenibili nella gestione del paziente con epatite C. L’onere sanitario complessivo dell’epatite C, infatti, si attesta intorno al miliardo di euro all’anno[3]. Una quota importante del costo per paziente potrebbe essere bilanciata con la riduzione dei costi diretti e indiretti causati da una maggiore efficacia delle cure.
“Nel corso dell'ultimo anno la gestione del paziente con Epatite C è andata incontro ad una profonda evoluzione e la disponibilità di nuovi trattamenti in grado di guarire rapidamente e definitivamente i pazienti è una rivoluzione che capita raramente ad un medico nel corso della propria carriera – dichiara Paolo Tundo, Direttore del Reparto di Malattie infettive dell’Ospedale Santa Caterina Novella di Galatina - La Regione oggi ha un’alta prevalenza della patologia ma il suo modello gestionale dimostra che l’Epatite C in Puglia si può curare e non fa più paura. Ben vengano allora iniziative come Prometheus, per giunta così innovative ed esaustive, perché potranno contribuire senz'altro ad un positivo confronto e ad un'ulteriore crescita culturale degli epatologi regionali.”
Nel CELL dunque convergono tecnologie, professionalità, contenuti e metodologia didattica all’avanguardia che rendono estremamente efficace la formazione proposta, creando un ambiente educativo assolutamente unico, in cui l’emozione che nasce dal coinvolgimento in una esperienza nuova e significativa facilita l’apprendimento e l’interiorizzazione dei contenuti, ponendo sempre il paziente al centro del percorso assistenziale terapeutico.
“Tra i pazienti che acquisiscono l’infezione da HCV - conclude Maria Rendina, Dirigente medico della Unità operativa di Gastroenterologia universitaria del Policlinico di Bari - oltre l’80% diventa portatore cronico, sviluppando nel 65-95% dei casi un’epatopatia cronica e nel 10-30% dei casi un rischio di evolvere in cirrosi nell’arco di 25-30 anni[4]. I Centri pugliesi si trovano quindi ad affrontare pazienti particolarmente complessi ma oggi riusciamo ad ottenere tassi elevati di guarigione anche nei casi considerati difficili da trattare. Il progetto Prometheus offre sicuramente molte opportunità per favorire la condivisione culturale tra gli operatori sanitari ed ottimizzare l’adeguatezza e l’appropriatezza degli interventi terapeutici e la qualità delle cure rivolte ai pazienti.”

A bordo del CELL EXPLORER
Il Cell Explorer è un laboratorio mobile supertecnologico che, una volta posizionato, si apre e si sviluppa su 120 mq ed è dotato delle più sofisticate tecnologie interattive e virtuali. Una sala corsi di 65 metri quadri che può ospitare fino a 30 persone, una sala accoglienza di 65 metri quadri, una sala chiamata Calypso per la formazione esperienziale di 30 metri quadri. Il mezzo è completamente autosufficiente.
Che cos’è la Formazione Esperienziale
La formazione esperienziale nella clinica significa maggiore efficacia nella cura e sicurezza per il paziente. Oggi grazie al format innovativo del CELL, anche gli operatori sanitari possono imparare e ad aggiornarsi con la simulazione, come i piloti degli aerei, per vivere un percorso clinico che si sviluppa su un arco temporale di più mesi, prima interagendo con un paziente virtuale in tempo reale e, in seguito, discutendo le scelte diagnostico-terapeutiche effettuate con i docenti e i colleghi presenti in aula in un contesto di apprendimento tra pari. In questo modo gli operatori sanitari passo dopo passo incontrano il paziente in diversi momenti della terapia e come nella realtà controllano gli effetti di essa sul paziente ricorrendo ad analisi di laboratorio e strumentali con l’obiettivo di arrivare alla guarigione del paziente. Il contesto protetto della simulazione permette ai medici di uscire dalla propria area di confort terapeutico sperimentando delle strategie terapeutiche che magari nella pratica clinica non applicherebbero, confortati anche dalla possibilità di confrontarsi su problemi reali con docenti di grande esperienza presenti in aula.

Tutti i vantaggi della Formazione con il CELL EXPLORER
Formazione esperienziale itinerante
Partecipazione attiva dei discenti al percorso formativo
Il personale sanitario non deve spostarsi dalla propria sede di lavoro
Confronto e scambio di best practices su tutto il territorio nazionale

Giovedì, 10 Marzo, 2016 - 00:06